Paradosso esterni per la Fiorentina: che acquisto servirebbe ai viola?
La Fiorentina, anche al netto dell'ultimo risultato deludente rimediato al Mapei, vive una situazione ai limiti del paradosso per quanto riguarda gli esterni offensivi a disposizione di Vincenzo Italiano: al momento le scelte del tecnico sono ridotte alla coppia Ikoné-Brekalo, senza ulteriori opzioni a disposizione, ma curiosamente entrambi i giocatori in questione sono associati a un possibile addio nella sessione invernale di mercato.
Da un totale di cinque esterni (Ikoné, Brekalo, Nico Gonzalez, Sottil e Kouamé) la Fiorentina potrebbe per assurdo trovarsi priva di alternative, con tre giocatori fuori causa per ragioni diverse e due sul piede di partenza, con particolare riferimento al croato. Se per Kouamé occorrerà capire quanto durerà l'esperienza della Costa d'Avorio in Coppa d'Africa, questa la ragione della sua assenza, per Nico e Sottil il rientro si avvicina e il processo di recupero non lascia immaginare uno stop ancora prolungato: la Supercoppa insomma è un obiettivo per il ritorno, obiettivo tutt'altro che scontato per entrambi ma comunque inseguito dai due (e dallo staff medico viola).
Ngonge è il profilo giusto per i viola?
Nell'arco di una decina di giorni, dunque, la situazione degli esterni a disposizione potrebbe ribaltarsi radicalmente - tra mercato e infortuni rientrati - ma è inevitabile che il richiamo del mercato faccia sentire la propria voce, anche Italiano del resto ha ammesso esplicitamente di aspettarsi qualcosa in quel senso. Viene a questo punto da chiedersi che tipo di esterno offensivo serva effettivamente ai viola, col profilo di Cyril Ngonge come elemento accostato alla Fiorentina con maggiore insistenza (senza peraltro una smentita da parte di Barone, smentita arrivata invece sul fronte Insigne).
Pensando al profilo di Ngonge ci sono aspetti che incontrano chiaramente le esigenze viola, si tratta del resto di un esterno offensivo che vede la porta e che ha dimostrato di saperlo fare anche in questa sua parentesi italiana: 8 i gol messi a segno in campionato con la maglia del Verona, tra la seconda metà del 2022/23 e la prima del 2023/24. Un potenziale nodo può invece riguardare la convivenza con Nico Gonzalez, essendo Ngonge un elemento utilizzato quasi esclusivamente come esterno destro a piede invertito, proprio come l'argentino.
Il tema della convivenza con Nico
Una possibilità sarebbe quella di spostare Nico a sinistra e di utilizzare il belga appunto a destra, unica strada possibile per vederli insieme in campo e per non rendere Ngonge un mero vice-Gonzalez. Esistono motivi per pensare che il belga del Verona serva ai viola, non essendo soltanto il classico esterno dribblomane e funambolico ma risultando a tutti gli effetti un attaccante: si tratta di aspetti che, assieme al rapporto qualità-prezzo, possono anche giustificare la preferenza rispetto al più costoso Laurienté.
In caso di addio effettivo di Brekalo potrebbe subentrare anche una necessità diversa, quella di individuare un esterno che porti creatività e fantasia: l'ideale sarebbe un profilo in linea con quello di Saponara nelle scorse stagioni e in questo senso il nome di Calvin Stengs può intrigare (pur trattandosi di un mancino, dunque dell'ennesima alternativa a Nico). L'ideale per non andare a intasare la fascia destra sarebbe invece il profilo di Beste, meno fantasioso e tecnico rispetto a Stengs ma interprete ideale per agire a sinistra, andando in questo senso a sostituire Brekalo e ad aggiungersi a Sottil da quella parte.