Parla Nainggolan: "Conte grande tecnico, ma mi ha ferito: ecco perché. Zaniolo massacrato come me"
"È un grandissimo tecnico. Ma sono rimasto ferito quando dopo avermi concesso solo otto minuti di partita mi ha indicato come un responsabile di tutto". Sono le parole utilizzati da Radja Nainggolan per spiegare il suo addio all'Inter e la delusione ricevuta da Antonio Conte. Il belga è protagonista di una lunga intervista al Corriere dello Sport.
Ti è sembrato ingiusto.
"Che potevo fare in otto minuti? Ma non ho aperto polemiche allora, non lo faccio nemmeno adesso. È andata così".
Ti senti in forma?
"Sono integro, sano. Non ho mancato un allenamento, non ho fatto un minuto di ritardo".
A Cagliari hai ritrovato DiFra.
"È un allenatore di rango, uno che punta sul gioco. Non è da tutti. A Cagliari ha messo in campo dei giocatori di prospettiva. Vuol fare cose importanti".
Cosa vuoi portare in più alla tua squadra?
"Un po’ di esperienza e di cattiveria. Mi piace far crescere i giovani, mettermi al servizio degli altri".
Rimpiangi la Roma?
"Sì. È una città in cui ho passato quattro anni e mezzo importanti".
Preoccupato per Nicoló Zaniolo?
"Vedo che sta subendo quello che ho subito io. Lo hanno messo nel mirino".
Tu ci sei passato, nel tritacarne dei social, con la vicenda della nottata di Capodanno.
"E l’ho pagata. Voglio dirlo chiaramente: ho sbagliato io, non dovevo bere, non dovevo comportarmi così. Ma chi è che non fa un errore, nella vita?".
È duro reggere al bombardamento?
"Mi rivedo in Zaniolo perché anche io sono attaccato, trollato sui social. È facile essere messi in mezzo. L’unico modo è ignorare, fregarsene".
Lo sai che gli juventini ti attaccano dicendo: “Nainggolan, non ha vinto nulla”?
(Sospira) "Una sciocchezza assoluta. Io ho scelto di non andare con chi vinceva".
Come li farai arrabbiare.
"So che potrebbero dire che alla Juventus non mi hanno voluto, ma basta che chiedano ai loro dirigenti, ai loro direttori sportivi".
Puoi spiegare perché hai fatto questa scelta nella tua carriera?
"Semplice. Perché la Juventus è stata la squadra più forte per un decennio e io a vincere con i più forti non mi diverto".
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