Paul Pogba ha fatto ricorso al TAS di Losanna contro la squalifica per doping
Si torna a parlare di Paul Pogba nell'attualità calcistica. Il francese sta infatti intraprendendo una battaglia, seppur lontano dai riflettori, contro la squalifica di 4 anni per doping e per questo ha fatto ricorso al Tribunale Arbitrale Internazionale dello Sport, il TAS, di Losanna con la speranza di far ribaltare questa sentenza e tornare ad essere a tutti gli effetti un giocatore della Juventus.
Era l'11 settembre 2023 quando il Tribunale Nazionale Antidoping italiano sospese Pogba in via cautelare in seguito alla positività al testosterone, riscontrata dai controlli antidoping a campione in seguito alla sfida con l'Udinese del 20 agosto e poi confermata dai contro-test del 6 ottobre. Il 7 dicembre l'inizio del processo, con i 4 anni di squalifica richiesti dalla Procura Antidoping italiana e confermati dalla sentenza del primo processo, svoltosi a marzo 2024. Il patteggiamento gli avrebbe permesso di avere uno sconto di un terzo della pena, ma il francese non lo prende nemmeno in considerazione in quanto si è sempre dichiarato innocente.
Nel frattempo la Juve gli ha abbassato lo stipendio al minimo salariale, 42.477 euro all'anno (poco più di 2mila euro al mese). Prima di procedere con un licenziamento per giusta causa, la società aspetterà infatti tutti i gradi di giudizio. Pertanto, ad oggi, Pogba è a tutti gli effetti un giocatore bianconero, anche se ovviamente non fa parte della rosa.
Come si anticipava, il francese ha fatto ricorso al TAS di Losanna e, stando a La Gazzetta dello Sport, nella giornata di martedì 4 settembre ha anche testimoniato in gran segreto durante un'udienza. Ora non resta che attendere l'esito della sentenza.