Paulo Dybala rischia di diventare un rimpianto per l'Inter?

Paulo Dybala
Paulo Dybala / Shaun Botterill/GettyImages
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Paulo Dybala è ormai a un passo dalla Roma. Nelle prossime ore l'argentino svolgerà le visite mediche e se tutto andrà bene firmerà un contratto triennale con opzione per la quarta stagione a 6 milioni di euro, bonus compresi facilmente raggiungibili.

Senza dubbio questa è stata la telenovela più avvincente di questa estate di calciomercato italiano. Fin dalla notizia del mancato rinnovo e dell'addio a parametro zero dopo sette anni alla Juve, il futuro di Paulo Dybala è stato al centro di decine di possibili trattative con svariati club italiani ed europei, dall'Atletico Madrid al Milan, dal PSG al Napoli passando ovviamente per l'Inter. La trattativa con l'Inter è stata infatti probabilmente la più concreta e vicina ad una conclusione, ripensando agli inizi di giugno quando Jorge Antun incontrava i dirigenti nerazzurri proprio nella sede dell'Inter e le chance conclusione della trattativa si facevano ogni giorno più alte.

Nessuno in quel momento in casa nerazzurra si sarebbe però aspettato il ritorno di Romelu Lukaku, che ha chiaramente scombussolato le carte nel reparto offensivo andando ad occupare quel posto che sarebbe stato proprio di Dybala.

Come dichiarò Marotta a inizio luglio, sarebbero servite una o due uscite tra gli attaccanti per vedere Dybala in nerazzurro e queste uscite ancora non sono avvenute, così la ricerca della famosa sostenibilità economica non ha permesso all'Inter di affondare il colpo sul giocatore lasciando libera la Joya di accordarsi con la Roma.

Ma questa trattativa saltata potrebbe essere un rimpianto per i nerazzurri?

Analizzando il reparto offensivo vediamo che l'Inter ha al momento sei giocatori, ma con un Pinamonti in partenza direzione Atalanta o Monza e con un Sanchez che la società sta provando in ogni modo a liberarsi tramite la rescissione consensuale del contratto, con tanto di buonuscita da 4 milioni di euro.

A questo punto rimangono solo le due coppie Lukaku-Lautaro e Dzeko-Correa, pur essendo un grande reparto offensivo con caratteristiche complementari appare evidente la mancanza di un giocatore di inventiva, quel 10 di fantasia che quando l'avversario è chiuso e gli spazi scarseggiano può con una giocata regalare l'assist o il gol per portare a casa i 3 punti.

Un attaccante così nel roster offensivo non c'è e Dybala sarebbe stato perfetto in questo ruolo di rifinitore dietro le punte a dare quell'imprevedibilità che anche nell'ultimo campionato in alcuni frangenti è mancata.

Conoscendo la storia dell'Inter, sappiamo tutti bene che alcune scelte sono state poi rimpiante per anni, ma l'attuale dirigenza con le operazioni degli ultimi anni ha dimostrato chiaramente di meritarsi la fiducia della tifoseria e quindi anche questa volta bisogna accettare e rispettare la scelta di non affondare il colpo Dybala perché la sostenibilità della società viene prima dei sogni estivi da calciomercato.

Ora la palla passa a mister Inzaghi che dovrà far rendere al meglio un reparto offensivo impreziosito dalla potenza di Big Rom, ma orfano della fantasia della Joya.


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