Pep Guardiola, l'overthinking e le idee 'ridicole' in vista del derby di Manchester
Si avvicina il derby di Manchester. Dopo il 6-3 dell'Etihad, Pep Guardiola si prepara alla sfida di ritorno a Old Trafford dove sarà accolto da una delle squadre più in forma del momento, il nuovo Manchester United di Erik Ten Hag. Una striscia di otto vittorie consecutive per i red devils che dura dal 10 novembre scorso, che ha regalato al tecnico olandese il terzo posto in coabitazione con il Newcastle, l'accesso alla Semifinale di EFL Cup e il passaggio del turno in FA Cup.
Il Manchester City, che aveva ripreso dopo la sosta battendo il Liverpool in EFL Cup e due volte il Chelsea tra Premier e FA Cup, si è ieri arreso al Southampton salutando definitivamente la prima competizione e regalando allo United il ruolo di favorita del torneo. Il derby alle 13:30 non sarà l'unico della giornata di Premier League; nella domenica inglese andrà in scena quello di Londra tra Tottenham e Arsenal, in un intreccio che alleungherà, lascerà invariata o accorcerà la classifica.
Quali saranno le idee "ridicole" a cui allude Guardiola? Uno schema senza punte di peso? Un terzino nei due di centrocampo? Un centrocampista centrale largo? Un mediano che si abassa nella linea difensiva? O un modulo senza esterni?
È sinceramente difficile provare a entrare nella testa di un tecnico così rivoluzionario che nella sua carriera di novità ne ha presentate tante, avendo spesso ragione. Spesso, non sempre. In Inghilterra infatti, Pep Guardiola è stato a volte tacciato di "overthinking" nei big match, termine inglese che si può tradurre in italiano con "avere troppi pensieri".
Uno degli episodi principali riguarda la Finale di Champions League del 2021 persa 1-0 contro il Chelsea a causa del gol di Havertz. Un City favorito contro i blues in un momento d'oro e implacabili proprio contro la squadra di Manchester. Nel mese precedente l'ultimo atto Guardiola aveva affrontato due volte Tuchel tra Premier League e FA Cup, perdendo in entrambe le occasioni con il tecnico tedesco.
1-0 a Wembley e 1-2 all'Etihad. Nella Finale del Do Dragao i cambi che sorprendono tutti: fuori gli attaccanti centrali (Gabriel Jesus e Aguero) e i mediani più difensivi (Fernandinho e Rodri). Vince il Chelsea e sfuma l'occasione più nitida di conquistare la Champions League, evento che avrebbe anche potuto concludere l'epoca Guardiola al City.
Il motivo di osare in quella partita era stato probabilmente dettato dall'incapacità di imporsi sul Chelsea nei due precedenti e ravvicinati confronti (17 aprile e 8 maggio 2021). Un rischio che Guardiola ha voluto assumersi nella gara più importante della stagione. Dire che abbia sbagliato a posteriori è facile, ma provare a sorprendere un avversario fortissimo con alcuni cambi è ciò che settimanalmente fanno gli allenatori. Da overthinker a genio il passo può è essere breve, e avrebbe potuto compiersi in una Finale decisa da una lettura difensiva sbagliata e da un assist pazzesco di Mason Mount.
L'altra partita a cui fa riferimento questo articolo di Sky Sports, è quella dei Quarti di Finale del 2020 contro il Lione. Un turno eliminatorio in gara secca, post prima ondata di Covid, vinto dai francesi 3-1 in campo neutro. In quell'occasione Guardiola opta per la difesa a 3, mettendosi a specchio contro la squadra di Rudi Garcia che punisce gli inglesi con Cornet e una doppietta di Moussa Dembelé negli ultimi dieci minuti di gioco.
Questi i principali esempi negativi, ma non mancano ovviamente quelli positivi. Il City ha spesso fatto a meno di una prima punta vera (ora ne ha due) schierando proprio in quella stagione (2019-20) sia Bernardo Silva che Phil Foden nella posizione di falso nove e vincendo sia a Madrid (in Champions con il Real) che a Old Trafford (in Semifinale di Carabao Cup contro il Manchester).
Le sue conferenze stampa vengono spesso ricordate per qualche siparietto. Questa dell'aprile del 2022 e precedente l'incontro di Champions League con l'Atletico Madrid è rimasta nella memoria degli appassionati per la battuta finale. "È per questo che mi piace avere molti pensieri e creare tattiche stupide di nuovo. Questa notte ho avuto un'ispirazione e creerò tattiche incredibili domani. Giocheremo in 12".
Sabato contro il Manchester dovrà sceglierne undici. Dopo i sei gol del derby di andata affronterà una squadra completamente diversa in un momento di stanchezza con pochi precedenti per i suoi calciatori. Quali saranno le idee "ridicole" che faranno discutere nei giorni successivi?