Perché Andreazzoli sarebbe l'allenatore ideale per il Cagliari

Andreazzoli
Andreazzoli / Jonathan Moscrop/GettyImages
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A fare da contraltare ai festeggiamenti del centenario, in casa Cagliari, c'è la preoccupazione per una stagione di Serie B che pone i rossoblù di fronte a numerose incognite, a partire da quella legata all'allenatore che prenderà il posto di Agostini per tentare la risalita.

Il tempo è poco e la serie cadetta, non è un mistero, non è per nulla semplice neanche per le squadre più blasonate. L'ultima retrocessione del Cagliari risale alla stagione 2015/2016 ma le cose erano diverse. I sardi avevano, in quel frangente, una rosa valida anche in prospettiva e priva di tutte quelle defezioni che, adesso, toccheranno la squadra.

Aurelio Andreazzoli
Aurelio Andreazzoli / Nicolò Campo/GettyImages

In tanti partiranno, compresi i giocatori arrivati in prestito e quelli dall'ingaggio più pesante, e ci si interroga dunque sui nomi da cui ripartire. Progetto giovani? Questo può essere un piccolo tassello per rialzarsi in fretta ma c'è bisogno di un allenatore che sappia come valorizzarli, che sappia come farli crescere. Per uscire dal pantano della B serve un tecnico pragmatico ma anche coraggioso nel dar fiducia ai giovani, uno come Aurelio Andreazzoli.

Rimasto spesso nell'ombra, con Spalletti e con Montella, non ha sbagliato però un colpo quando ha avuto la chance di guidare una squadra come tecnico in prima. Lo conferma la recente annata all'Empoli, al netto del calo nel ritorno: pressing alto, ritmo e capacità di compensare al meglio anche i valori tecnici non sempre pari a quelli degli avversari. Andreazzoli sarebbe l'ideale anche per il lavoro psicologico da fare sul gruppo, per ridare fiducia e far capire alla squadra che si potrà rialzare dopo un anno da dimenticare.


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