Perché Fabiano Parisi impiegato a destra è una soluzione credibile?
- Italiano ha scelto di puntare su Parisi basso a destra
- Prova convincente dell'ex Empoli contro la Lazio
La quotidianità di un allenatore non è fatta soltanto di scelte comode e di soluzioni previste già a priori, lungo la preparazione, ma spesso si compone di tanti momenti in cui diventa vitale fare di necessità virtù, individuare toppe o contromisure d'emergenza di fronte a situazioni inattese.
La sequenza di infortuni sulla fascia destra, per la Fiorentina, ha fatto sì che Vincenzo Italiano dovesse individuare scelte per certi versi controintuitive per ovviare alle assenze di Dodò (fuori ancora a lungo) e del giovane Kayode: è successo contro la Lazio, nella sconfitta di misura dell'Olimpico, e accadrà verosimilmente contro la Juventus domenica prossima.
I motivi di una scelta
Quali erano, sulla carta, le soluzioni che Italiano avrebbe potuto percorrere? Di fatto si trattava di capire se l'allenatore viola preferisse usare un laterale a piede invertito, come Fabiano Parisi, oppure adattare un centrale di difesa al ruolo di terzino (Milenkovic o Quarta i candidati). Solo in seconda battuta c'era poi l'idea Pierozzi, calciatore ancora in cerca della forma migliore dopo un lungo stop (e reduce dall'esordio in Conference).
Per non snaturare eccessivamente il gioco viola, per non avere insomma un laterale basso troppo bloccato a destra, Italiano ha ripercorso la soluzione dell'esterno basso a piede invertito, come accaduto anche con Terzic nella scorsa stagione, e lo ha fatto dando fiducia a Parisi (con Biraghi nel consueto ruolo di terzino sinistro).
Il compito di tenere a bada Zaccagni, a priori, non appariva così agevole, a maggior ragione pensando a un elemento adattato in quel ruolo come l'ex Empoli ma - anche al di là dei compiti di contenimento - Parisi ha saputo dar vita a una prestazione convincente, una prova credibile in ruolo occupato solo sporadicamente in passato (ai tempi delle giovanili, nel Benevento, quando agì anche da quinto a destra).
Seguendo quanto affermato dal giocatore nel post-partita, "destra o sinistra per me non fa differenza", potremmo riferirci meramente alla consueta disponibilità di un calciatore nei confronti del tecnico e alle più classiche dichiarazioni di rito: dove mi chiede di giocare il mister io gioco, insomma.
Parisi a destra? Non solo in emergenza
Il discorso assume però connotati diversi e non si lega solo alla disponibilità di un calciatore verso il suo tecnico, toccando anzi quelle che sono proprio le caratteristiche del giocatore in questione, aspetti del suo gioco che lo rendono adatto anche per agire sulla destra (e non solo come soluzione puramente d'emergenza).
Già a priori, prima dell'arrivo in viola, Parisi ha saputo mettersi in mostra come un laterale sinistro atipico e dalle peculiarità insolite: non tanto un elemento a caccia della continua sovrapposizione e del cross ma, al contrario, un esterno che arriva raramente al traversone e che riesce a saltare l'uomo con sorprendente abilità (le statistiche lo dimostrano, si tratta del terzo miglior giocatore della Serie A 22/23 per dribbling riusciti).
Una caratteristica, questa, che Parisi ha messo in mostra a più riprese anche contro la Lazio, anche partendo da destra, senza risultare penalizzato in senso assoluto. Lo stesso Parisi ha sottolineato, nel post-partita, come partendo da destra possa accentrarsi e trovare linee di passaggio naturali per i compagni, risultando comunque un'arma efficace anche in fase di possesso (al di là dell'applicazione e della concentrazione a livello difensivo).
In mezzo all'amarezza per un risultato penalizzante, emerso proprio all'ultimo minuto di recupero su rigore, la Fiorentina può tornare dall'Olimpico con una certezza in più e con una soluzione aggiuntiva a disposizione di Italiano: Parisi sulla destra non è soltanto una scelta d'emergenza, una toppa estemporanea per rimpiazzare l'infortunato di turno. Una consapevolezza, questa, che ci permette ancor di più - oggi - di apprezzare il colpo estivo messo a segno dai viola (con un investimento economicamente importante ma di sicura riuscita).