Il motivo che ha fatto saltare il passaggio di Gattuso al Tottenham

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso / Francesco Pecoraro/Getty Images
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Dopo la parentesi alla Fiorentina durata pochi giorni, Gennaro Gattuso è stato accostato al Tottenham che ha da poco assunto come DS Fabio Paratici. Nonostante l'accordo fosse vicino, la trattativa non s'ha da fare e alla base non ci sono divergenze sul mercato o di stipendio, ma il parere della tifoseria degli Spurs. Non appena uscita la notizia dell'imminente approdo di Gattuso sulla panchina del Tottenham i tifosi londinesi si sono scatenati, lanciando l'hashtag #NoToGattuso.

Non solo, al di fuori del virtuale i tifosi del Tottenham si sono lamentati con la società attraverso il Tottenham Hotspur Supporters' Trust, organizzazione che ha il compito di raccogliere i pensieri dei tifosi e riportarli alla dirigenza. Alla base di questa scelta dei tifosi non vi è il famoso battibecco del 2011 tra Gattuso e Jordan, piuttosto altre frasi del tecnico degli scorsi anni, definite sessiste, omofobe e razziste.

In particolare sono due le frasi incriminate, la prima risale agli Europei del 2008 quando prima del match contro la Spagna commentò i matrimoni omosessuali così: "Siamo nel 2008 e ognuno può fare quello che vuole. Se mi scandalizzo? Sì, perché sono cresciuto credendo nei valori della famiglia e credendo nella mia religione e tutto questo mi sembra roba molto strana''. A questa segue anche la frase sessista del 2013, quando Gattuso era ancora un calciatore del Milan e ai vertici vi era Barbara Berlusconi: "Mi dispiace, ma le donne nel calcio non le vedo molto bene. Io la penso così".

CORRECTING BYLINE + ADDING INFOSAC Mila
Gattuso contro Jordan nel 2011 / GIUSEPPE CACACE/Getty Images

Queste frasi hanno acceso l'ira dei tifosi del Tottenham che si sono subito ribellati, il Supporters' Trust si è espresso in modo chiaro: "Noi comunichiamo il sentimento dei tifosi ai decisori del club e lo abbiamo fatto molto chiaramente in questa occasione. Siamo consapevoli e agiamo in base alle vostre preoccupazioni riguardo ai candidati per la panchina".

Ancora una volta dunque è noto come la tifoseria abbia influenza sui club, almeno oltremanica. Dopo il caos SuperLega che vide i tifosi rivoltarsi in piazza, proteste che spinsero quasi tutti i club inglesi a ritirarsi sin da subito, oggi è il caso Gattuso ad accendere le proteste dei tifosi degli Spurs. Proteste che a quanto pare sono state efficaci, c'è subito stato il dietrofront della dirigenza londinese che si è messa al lavoro per ricercare altri profili.


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