Perché il Milan può accettare l'offerta (insoddisfacente) del PSV per De Ketelaere?
Charles De Ketelaere potrebbe pagare a caro prezzo il primo anno deludente con la maglia del Milan. Che il rendimento del belga sia stato ben inferiore alle aspettative non lo dimostra soltanto lo score di un solo assist stagionale, ma anche il fatto che Stefano Pioli l'abbia subito relegato in panchina concedendogli pochi scampoli di partita e lasciandolo addirittura fuori nelle partite cruciali.
Il suo flop è stato anche tra i motivi che hanno portato all'allontanamento di Maldini e Massara, gli artefici del suo trasferimento dal Bruges. Pertanto ora CDK si ritrova senza estimatori a Milanello e le voci sul suo addio stanno diventando sempre più concrete.
Nei giorni scorsi il Milan ha ricevuto un'offerta dall'Aston Villa, mentre alcuni club di Bundesliga e Ligue 1 non si sono spinto oltre al semplice sondaggio. La pista più calda è però quella che porta al PSV Eindhoven. Secondo il quotidiano Eindhovens Dagblad, il club olandese considera infatti De Ketelaere tra i possibili sostituti di Xavi Simons, recentemente tornato al Paris Saint-Germain.
Il belga ha un contratto fino al 2027 ed è a bilancio per circa 28 milioni. Il che vuol dire che i rossoneri hanno bisogno di cederlo a 30 milioni di euro se non vogliono chiudere una minusvalenza. Una cifra però fuori mercato per il PSV, il quale nella propria storia non ha mai speso più di 14 milioni per un giocatore (si tratta di Mateja Kezman). Per questo la squadra allenata da Peter Bosz potrebbe offrire un prestito con diritto di riscatto, una soluzione poco gradita ma che il Milan potrebbe lo stesso accettare, soprattutto con il passare delle settimane, per sfoltire un reparto già affollato dagli esuberi Rebic, Messias e Origi.