Perché il nuovo (possibile) sponsor della Roma non è gradito al Comune?

Dan Friedkin, Ryan Friedkin
Dan Friedkin, Ryan Friedkin / Silvia Lore/GettyImages
facebooktwitterreddit

Potrebbe arrivare dall'Arabia Saudita il nuovo mainsponsor della Roma. Stando infatti a quanto riportato da diverse testate calcistiche e non, come calciomercato.com e Repubblica, la CEO giallorossa Lina Souloukou è a un passo dal sottoscrivere un accordo milionario con Riyadh Air, che ha superato nelle trattative altre due compagnie aeree, Turkish Airlines e American Airlines.

Dopo la rottura della partnership con DigitalBits per via dell'inadempienza economica da parte della società di criptovalute, il club giallorosso si è ritrovato senza sponsor e, pur di non scendere in campo con una maglia "vuota", ha riproposto la scritta SPQR già vista in passato.

Un indizio sull'imminente accordo con il nuovo sponsor arriva direttamente dallo store online, dove non è più possibile inserire la stampa SPQR quando si prova a comprare una divisa di gioco, mentre sono ancora disponibili le patch di Serie A, Europa League o del back sponsor.

Il nuovo sponsor della Roma può creare un incidente diplomatico?

Come riporta giustamente calciomercato.com, non è la prima volta che la Roma si lega al mondo arabo. Era già successo nel triennio 2018-21 con Qatar Airways, con la quale era stato chiuso un accordo da 36 milioni di euro.

Tuttavia, stavolta il nuovo sponsor giallorosso potrebbe dar vita a un caso diplomatico. Già, perché tra un paio di mesi verrà stabilità la sede dell'Expo 2030 e tra le favorite ci sono proprio le città di Roma e Riyadh. Il potenziale accordo con un'azienda araba da parte del club capitolino non è affatto piaciuto al sindaco Roberto Gualtieri, il quale considera l'Esposizione Universale una vetrina in cui la Capitale potrebbe mettersi in mostra.