Perché il rosso a Krstovic e il giallo a Saelemaekers spiegato a Open VAR

Milan - Lecce
Milan - Lecce / GABRIEL BOUYS/GettyImages
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Ieri sera è andato in onda Open VAR, l'appuntamento settimanale di DAZN all'interno del quale la classe arbitrale fa chiarezza sui casi più controversi del weekend di Serie A. Per quanto riguarda la 31ª giornata, sono prevalentemente due gli episodi che hanno fatto discutere: il rosso di Kristovic in Milan-Lecce e cartellino solo giallo a Saelemaekers in Bologna-Frosinone. A commentare quanto accaduto Dino Favini, responsabile dell'AIA.

L'espulsione di Krstovic

VAR: "Giallo, gli fa giallo. Vediamo. Prova a prendere il pallone, per me non c'è violenza. Rosso? Ma come rosso. Ha fatto rosso. E allora va bene. Check concluso, rosso confermato".
Favini: "Prima il var fraintende il colore del cartellino. L'intervento è contemplabile nella casistica del grave fallo di gioco. Krstovic prova a giocare il pallone, ma il grave fallo di gioco lo prevede. C'è intensità, ci sono i tacchetti esposti, quindi i parametri ci sono tutti per la casistica del rosso. È diversa la specifica, non è condotta violenta, ma grave fallo di gioco, se metto a rischio l'incolumità del giocatore è importante valutarlo".

Il giallo a Saelemaekers

VAR: "Uhh, fammi vedere? Sta facendo giallo".
ARBITRO: "Lo sfiora soltanto, lo sfiora soltanto".
VAR: "Dammi la profondità, guarda quanto gli passa vicino. Si, il giallo è confermato".
Favini: "Qui giallo perché non c'è intensità, Saelemaekers non lo prende e lo sfiora e Zortea va verso la palla. L'intervento si derubrica da grave fallo di gioco ad imprudente. Come dice l'arbitro Valeri, se l'avesse colpito al volto sarebbe stato rosso".

Il confronto tra i due episodi

Dino Favini: "È davvero legato al caso fattuale. Da un lato c'è un tacchetto esposto, intensità in una zona pericolosa, dall'altro non c'è tacchetto esposto, non c'è intensità e non lo prende. È davvero una questione legata al come va l'azione in campo".