Perché il VAR non è intervenuto sul gol di Pulisic in Genoa-Milan?
Nel finale concitato del Ferraris non c'è stata solo l'uscita di Giroud nelle inedite vesti da estremo difensore, ma anche - e forse soprattutto - il gol con cui Christian Pulisic ha regalato al Milan il successo sul Genoa. L'americano ha dato vita a diverse polemiche per via di un presunto controllo con il braccio prima di calciare in porta.
Il tocco non è stato però ravvisato dall'arbitro Piccinini, né dalla coppia Di Paolo-Nasca al VAR. Ed è proprio il mancato intervento della home field review che ha scatenato la rabbia dei tifosi del Grifone. Tuttavia, a spiegare come mai il VAR non sia intervenuto in questo episodio così delicato è stato il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, il quale, nel corso della trasmissione "Open VAR" su DAZN, ha detto che l'audio tra Piccinini, Di Paolo e Nasca sarà disponibile domenica prossima, ma intanto ha anche dichiarato quanto segue:
"Questi casi li abbiamo trattati tutti alla stessa maniera. se abbiamo la certezza televisiva interveniamo. Se la certezza non c'è nelle immagini, si lascia la decisione di campo. Mi rendo conto che sia difficile accettare una decisione così perché lascia dubbi, come li ha lasciati a noi. Però l'importante è che chi opera al monitor sia scrupoloso e cerchi la verità fino in fondo, dove non si trova la verità al 100% deve lasciare la decisione di campo.
Udogie in Milan-Udinese? Caso complesso e ricco di polemiche anche quello. Sul momento fu comprensibile, ma lo stesso ragionamento di allora lo abbiamo fatto ieri sera. Lavoriamo cercando la verità, dove non la trovi non puoi andare alla sensazione.
Privilegiare l'ipotesi più vicina rispetto al senso di certezza assoluta? La domanda è la filosofia con cui intendi la tecnologia. La tecnologia supporta il calcio. Dove l'immagine che la tecnologia offre non è chiara è giusto continuare a prendere la decisione di campo. Il calcio non è una scienza esatta, finché non hai l'elemento che cambia al 100% è importante che l'arbitro decida in campo".
"Mancato on field review? Mandare un arbitro al monitor è complesso. L'arbitro deve andare al monitor con una certezza, se lo mandi senza certezza è ancor più complesso. Non voglio convincere che siamo nel giusto, ma dico come operiamo, qual è la metodologia di lavoro. La linea che seguiamo è questa, poi a fine stagione tiriamo le somme e troviamo miglioramenti. Cinque anni fa perdevamo degli episodi. Ho arbitrato anni senza tecnologia, non erano belle domeniche.
Delitto senza prove? Rende bene l'idea su quello che cerchiamo di fare. Tu devi dare la certezza all'arbitro, lo mandi al monitor e allora cambia la sua decisione. Se lo mandi al monitor con un dubbio è difficile decidere e poi l'arbitro si porta il dubbio per il resto della partita".