Perché la Juventus deve incassare almeno 30 milioni dalla cessione di Weston McKennie
In questi ultimi giorni di mercato la Juventus proverà a cedere Weston McKennie per cercare di mettere a segno una plusvalenza pulita a bilancio. Il club più interessato al texano è il Leeds, che in squadra può già vantare una discreta colonia a stelle e strisce, ma su di lui ci sono anche Aston Villa e Arsenal.
Come riporta calciomercato.com, nelle scorse ore il club bianconero ha tenuto un triplo summit con le pretendenti inglesi per cercare di spingere ancora di più McKennie verso la Premier League. La pista più percorribile porta proprio al Leeds, l'unica squadra che può venire incontro alle esigenze bianconere.
McKennie è sbarcato infatti a Torino nell'estate del 2020 dallo Schalke 04 in prestito da in prestito da 4,5 milioni di euro con un diritto di riscatto (poi esercitato nel marzo successivo) da 18,5 milioni di euro pagabili in tre esercizi, ai quali si potrebbero aggiungere dei bonus per altri 6,5 milioni. Al 31 dicembre 2022 il valore residuo di carico del cartellino dell'americano a bilancio è pari a 11,5 milioni, che potrebbero abbassarsi a 8,2 in caso di prestito con obbligo a fine stagione.
Per chiudere la plusvalenza, dunque, la Juve deve necessariamente cedere McKennie per una cifra compresa tra i 30 e i 35 milioni di euro. Per ora il Leeds ne offre 28, ma i due club potrebbero trovare un'intesa nei prossimi giorni inserendo magari dei bonus.
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