Perché la Juventus pensa alla rescissione del contratto di Paul Pogba?

"È stato un grande giocatore, ma non gioca da tanto tempo". Questo pensiero di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta conferma il possibile addio di Paul Pogba dalla Juventus. Il centrocampista francese ha ottenuto lo sconto della squalifica dal TAS (la notizia è ufficiale) e già a marzo 2025 può tornare in campo. Il giocatore è ancora sotto contratto con i bianconeri ma il suo futuro sembra essere lontano da Torino.

Nella giornata di ieri si è presentato all'Allianz Stadium per seguire i suoi compagni nel sofferto 1-1 contro il Cagliari. Un modo anche per risentire il calore del pubblico bianconero, che forse - come già accennato - non rivivrà una volta scontata la squalifica. Le parti infatti starebbero lavorando alla rescissione del contratto.

Se per tanti addetti ai lavori il ritorno di Paul Pogba, anche nel finale di stagione, poteva rappresentare un rinforzo per la squadra bianconera, non è lo stesso pensiero della dirigenza e del tecnico juventino. Dal punto di vista calcistico il francese avrebbe bisogno di qualche mese per riprendere la forma fisica ideale, adattandosi poi alle richieste tattiche di Thiago Motta. Per caratteristiche potrebbe giocare solamente da trequartista nel 4-2-3-1 del mister italo-brasiliano. Ma, probabilmente, a pesare maggiormente nell'eventuale addio anticipato dell'ex numero bianconero è il suo ingaggio. Attualmente percepisce il minimo sindacale da circa 2mila euro al mese e questa cifrà rimarrà ferma fino a marzo 2025. Una volta terminata la squalifica, la Juventus deve garantire al calciatore il vecchio contratto da 8 milioni di euro netti a stagione fino al 30 giugno 2026. Una cifra ormai fuori dalle dinamiche economiche del club juventino, in particolar modo per un calciatore che da quando è tornato non ha dimostrato di valere quel denaro.