Perché la nuova maglia della Nazionale italiana è divisa in quarti
Parlare di Nazionale quando ci aspettano mesi decisamente amari, macchiati in modo profondo dal mancato accesso ai Mondiali in programma a novembre in Qatar, appare ormai un esercizio delicato, ai limiti dell'autolesionismo, ma l'attualità ci presenta il conto e lo fa - in questo caso, proprio oggi - con la presentazione della nuova maglia dell'Italia, griffata per l'ultima volta Puma prima del passaggio ad Adidas, maglia che gli Azzurri indosseranno già in occasione della sfida contro l'Argentina a Wembley, il prossimo primo giugno.
Il motivo dei riquadri sulla maglia azzurra
Un aspetto che senz'altro balza all'occhio, osservando la nuova divisa azzurra, è la presenza di quattro riquadri tono su tono, una maglia a quarti decisamente insolita ripercorrendo la storia dell'Italia e delle sue divise. Già dal nome scelto si può capire il richiamo storico della maglia: Classic Azzurri, volendo dunque rivendicare un legame con la gloriosa storia della Nazionale italiana, non soltanto dal punto di vista stilistico ed estetico.
In particolare i quattro riquadri stanno a rappresentare i Mondiali vinti dall'Italia nel 1934, nel 1938, nel 1982 e nel 2006. Gli anni dei successi raggiunti ai Mondiali, peraltro, sono anche riportati all'interno del colletto, sempre racchiusi in dei riquadri. Una scelta quella di Puma che si lega anche alla necessità di "collegare diverse generazioni di italiani e rendere omaggio alla storia del calcio italiano", citando Marco Mueller, Senior Head of Product Line Management Teamsport Apparel.
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