Perché la Lazio deve rilanciare Luis Alberto

La stagione della Lazio sembrerebbe essere un continuo sali e scendi: finora i biancocelesti avrebbero deluso le aspettative, con un ottavo posto alla fine del primo round del campionato e con un gioco a tratti non proprio efficace.

A Formello sarebbe già stata attuata la rivoluzione portata dal cosiddetto "Sarrismo", con alcuni giocatori protagonisti di una prima annata a fari spenti e con dei casi da gestire fino alla fine della stagione.

Uno di questi è sicuramente Luis Alberto: il centrocampista spagnolo (esploso sotto la gestione Simone Inzaghi) sembrerebbe essere uscito dai radar di Sarri, complice anche lo switch repentino di modulo (dal 3-5-1-1 al 4-3-3) che ha ovviamente limitato l'utilizzo di quello che era fino a poco tempo fa un pilastro della Lazio.

La domanda sorge spontanea: rilanciare o no Luis Alberto? Consideriamo che la Lazio finora, per quanto concerne il reparto offensivo, ha perso fantasia. Oltre al solito Immobile c'è anche Pedro ma solo questi due giocatori non basterebbero per ribaltare la classifica e ottenere un filotto utile per la qualificazione in Europa League. Alla Lazio serve fantasia, la stessa che è stata tolta anche a Milinkovic-Savic (altra vittima del Sarri-ball) che nei nuovi assetti tattici non starebbe rendendo alla perfezione.

Due nuovi casi a Formello, due giocatori che se prima erano considerati intoccabili adesso sembrerebbero essere finiti sulla graticola. Lotito adesso non dovrà demordere di fronte alle offerte - se vorrà tenerli - piuttosto dovrà cercare una mediazione con Sarri per non sprecare all'interno della rosa due elementi in grado di fare la differenza. Il patron biancoceleste ripone la sua fiducia in Sarri, quel tecnico che vorrebbe giocatori normali e funzionali e non fantasiosi e imprevedibili. Ma con la normalità non si stravolge un gruppo che deve risalire posizioni. Ecco perché la Lazio deve rivalutare Luis Alberto - e anche Milinkovic - prima che sia troppo tardi.

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