Perché Mattia Liberali sta mettendo in crisi Fonseca
Il precampionato del Milan è nella sua fase clou. La fase nella quale tutti i calciatori tornano a disposizione, in cui le amichevoli diventano di prestigio e più interessanti, in cui tecnici, specialmente i nuovi, cominciano a trasmettere la propria idea di calcio alla rosa a disposizione. I giovani, in campo sia per scoprirsi sia grazie alle ferie dei calciatori in Nazionale, spariscono via via dai radar della prima squadra; per molti si tratta di un'esperienza da conservare con cura nel proprio bagaglio, sperando di esserci anche nella stagione successiva, per alcuni di un trampolino di lancio estivo dopo il quale la carriera potrà modificarsi in fretta.
Sembra essere, prendendo come argomento il Milan, il caso di Mattia Liberali, capace di sgomitare per conquistare uno spazio da protagonista inaspettato in questa fase dell'anno. Se si parla di giovani talenti offensivi a Milano, il nome principale diventa automaticamente quello di Francesco Camarda, per tutto il contesto creato attorno alla punta rossonera negli ultimi mesi, ma non è l'unico a cui il club può sperare di affidare il suo presente, non solo il suo Milan Futuro.
Nell'amichevole contro il Real Madrid giocata a Chicago, Mattia Liberali ha operato da titolare al centro della trequarti del Milan, dimostrando ancora una volta abilità notevoli. Tunnel a Ceballos e colpo di tacco, prima di essere abbattuto da Antonio Rudiger, conduzione veloce tra le linee e assist con i tempi e la forza perfetti per il gol vittoria di Samuel Chukwueze.
Una prestazione ottima, un'altra mostra del suo talento esplosivo, in un reparto che il Milan, considerato lo schema di gioco e il mix di calciatori giovani ed esperti da ruotare, può definitivamente etichettare come 'completo'.
Mattia Liberali è nato a Lissone, in provincia di Monza e Brianza, il 6 aprile del 2007. È entrato a far parte delle giovanili del Milan quando aveva solo 8 anni e ora che ne ha 17 si sta affacciando senza timidezza nelle gerarchie di Paulo Fonseca. In Serie A non ha ancora mai esordito, Stefano Pioli non lo ha considerato nelle rotazioni con cui nella passata stagione ha regalato ricordi indelebili a molti giovani.
A volte è meglio così, è meglio non bruciare le tappe, soprattutto se si tratta di un ruolo in cui il club non ha necessità di freschezza. Tuttavia, il talento emergente non si può ignorare e, seppur l'abbiamo finora visto all'opera in contesti da considerare favorevoli, l'occasione di mettersi alla prova in gare ufficiali potrebbe già averla conquistata.
Nelle Nazionali giovanili, precisamente dall'U15 all'U17, Mattia Liberali vanta già 44 presenze, condite da 13 gol e 5 assist in tutte le categorie. Uno che l'occhio lo ruba fin da piccolo, ma di cui i media e di conseguenza anche i tifosi si sono iniziati ad accorgere soprattutto dopo la vittoria del Campionato Europeo U17 di pochi mesi fa.
Un'avventura con protagonista, tra i tanti, Francesco Camarda, alle spalle del quale operava proprio Liberali, con la 10 sulla schiena. Un gol che lascia estasiati, la perla nei Quarti di Finale contro l'Inghilterra che ha da tempo compiuto il giro del mondo. Per rendere reale una serprentina del genere servono agilità e forza nelle gambe che sono un connubio difficile da trovare, per pensarla occorre il genio e l'incoscienza del ragazzo che immagina ancora di poter superare tutti gli avversari in dribbling e far gol.
Essere un giovane fantasista nel Milan di oggi deve essere divertente. Avere come modelli l'estro di Leao, la concretezza di Pulisic e la fantasia di Chukwueze, con cui Liberali condivide la preferenza del piede, permette di attingere costantemente ai segreti di giocatori forti a cui provare ad assomigliare, scoprendo sè stessi con la tranquillità di crescere alla velocità che verrà.