Pioli: "Ci sono 23 partite, niente bilanci. Napoli? Cammino anomalo, incredibile"
Stefano Pioli, tecnico del Milan, non ha parlato ieri dopo il successo dei suoi sulla Fiorentina a causa di un grave lutto familiare. L'allenatore rossonero è tornato a parlare in occasione del premio Sport e Civiltà, a Parma. Questo quanto affermato da Pioli:
Sulla vittoria di ieri: "La squadra è sicuramente cresciuta dal punto di vista mentale e credo che sappia riconoscere le opportunità... Dopo la brutta prestazione di Cremona, che è stato il nostro passaggio più critico e che ci ha danneggiato la classifica - con le ultime due vittorie il nostro sarebbe stato un ottimo inizio di campionato, tralasciando il campionato eccezionale del Napoli -, ieri sapevamo che dovevamo dimostrare di poter finire bene e con l'atteggiamento giusto; abbiamo giocato con grande intensità, incontrando un avversario che ci ha creato grandi difficoltà: vincere queste partite significa crederci, avere spirito e avere qualità, perché altrimenti se non hai qualità e spirito di squadra di alto livello queste partite non le vinci" riporta MilanNews.
Sugli obiettivi al ritorno dopo la pausa: "Abbiamo tanti obiettivi da raggiungere: c'è il campionato, la Coppa Italia, la Supercoppa, la Champions League... C'è un gruppo motivato e stimolato, quindi anche chi tornerà dal Mondiale lo farà con la mentalità adatta per fare il meglio possibile".
Bilancio sulla prima parte di stagione: "È un campionato anomalo, particolare e difficile: stiamo facendo dei bilanci che non sono corretti, perché ci sono ancora 23 partite e c'è spazio per tutte le squadre. È anomalo anche il cammino del Napoli, sta facendo dei risultati incredibili".
Il coro a lui dedicato: "È qualcosa di particolare e di emozionante, perché non è scontato; il coro è partito dai miei giocatori, poi dai tifosi, che hanno cominciato a cantarlo prima della vittoria dello Scudetto e questo mi dà. grande soddisfazione. Certo, rivedere le immagini della passata stagione... Ci siamo regalati delle grandissime emozioni, un sogno meraviglioso".
Sulle qualità del Milan: "Secondo me è stata la squadra più forte, perché nel momento decisivo del campionato, quando bisognava vincere 6-8 partite consecutive, i ragazzi sono stati fantastici, dimostrando coesione, anima e tanto talento che le altre squadre non sono riuscite ad avere".
Il rendimento degli acquisti: "Noi come club abbiamo una nostra idea e una nostra programmazione. Quando si parla di investire sui giovani sono tutti contenti, ma poi non c'è la pazienza necessaria per aspettarli. Parliamo di ragazzi che vengono da Paesi diversi, da culture diverse, modo di giocare diverso, abitudini diverse... È normale avere delle difficoltà, ma noi siamo assolutamente convinti di aver preso giocatori di talento, intelligenti e disponibili".
Il legame con Parma: “Sono parmigiano al 100%, ho tutti gli affetti qui e quando voglio stare veramente bene vengo qua. È stato un grosso dispiacere non riuscire a fare bene qua, ma sono arrivato in un momento particolare e probabilmente non ero ancora pronto come lo sono adesso. Il futuro è difficile da prevedere nella nostra professione. Quello che mi interessa è avere sempre lo stesso entusiasmo, la stessa passione e la voglia di migliorare. Il futuro lo affronterò e vedremo cosa succederà.”
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