Pioli commenta la panchina dei big e dice la sua sullo sciopero dei tifosi
Vittoria più che convincente per il Milan che nella gara del sabato sera della 36ª giornata liquida il Cagliari con un perentorio 5-1. I rossoneri ritrovano così un successo che mancava ormai da sei partite e consolidano il secondo posto in classifica. Al termine dell'incontro, Stefano Pioli ha commentato così la prova dei suoi ai microfoni di Sky Sport:
Quanto è stata importante questa vittoria dopo 6 partite a secco?
"È stato importantissimo. Non siamo stati abituati in questi anni a non vincere per un lungo periodo. Dopo l’eliminazione dall’Europa League e la sconfitta nel derby abbiamo vissuto un momento delicato. Vincere questa partita, migliorando la classifica, è stato importante. I ragazzi non han fatto una partita eccezionale ma è stata di sacrificio".
Sulla scelta di mettere i big in panchina:
"Voi giornalisti e anche i giocatori subiscono le scelte di un allenatore come una penalizzazione personale. Non è così, io dovevo fare qualcosa perchè è stata un’annata faticosa. Qualcuno non è brillante perché ha giocato tanto. Non è un’esclusione che cambia i giocatori che alleno. L’ho fatto perché pensavo fosse la cosa giusta. Arrabbiati per non essere scelti nei primi 11′, poi bravi ad entrare in corsa".
La vecchia guardia è stata deludente quest'anno?
"Non sono d’accordo. Nessuna squadra è riuscita a mantenere il livello incredibile dell’Inter. Non ci sono vecchi e nuovi, è un gruppo che ha lavorato tanto e non abbiamo tenuto la continuità. Questa squadra è forte, ci ha provato ma non ha superato i momenti decisivi del campionato. Poi abbiamo perso fiducia e certezza. Gli altri sono stati troppo più forti di tutti".
C'è stato un momento in cui ti sei sentito solo?
"No. Ho un buonissimo rapporto con i miei dirigenti. L’ho avuto con Maldini, con Massara, e l’ho avuto quest’anno con Furlani, D’Ottavio, Moncada, con Ibrahimovic. Siamo un grande club, ci sono aspettative, ci sono state critiche feroci ma fa parte di questo lavoro. O le accetti o fai un altro lavoro".
Sull'eliminazione dall'Europa League:
"È stato un passaggio importante, ma anche l’eliminazione dalla Champions l’abbiamo buttata via noi. In Europa rimaniamo con troppo poco in mano".
Dopo il silenzio di stasera, ti aspetti un riconoscimento nell'ultima partita a San Siro?
"Mi spiace molto di questa situazione. Eravamo orgogliosi della simbiosi con l’ambiente. Mi auguro che per il futuro del Milan le cose si possano risolvere, ma andrà sicuramente così. Hai già detto che sarà la mia ultima partita ma non ho ancora parlato con la società. Spero che l’ambiente milanista ritrovi quell’armonia che ci ha aiutato nei momenti difficili".
Il nome Conceiçao sulla maglia di Leao:
"Non lo sapevo (ride ndr). Anche questo fa parte del ruolo. Non ho ancora incontrato il club, credo che lo faremo presto. Prima dell’ultima in casa? Vedremo"