Pioli: "La Fiorentina un po' ci somiglia. Rebic out. Ibra o Giroud? Valuto tre cose"
Stefano Pioli ha presentato in conferenza stampa la sfida di sabato contro la Fiorentina, valevole per la tredicesima giornata del campionato di Serie A. Le dichiarazioni dell'allenatore del Milan.
MILAN - "La squadra sta bene. Sono dispiaciuto per Calabria. Rebic stava molto bene: nella partitella di oggi, dopo un colpo di tacco, ha sentito una fitta e non sarà della gara domani. I nazionali, a parte Calabria, sono tornati bene. Chi va in nazionale è un professionista forte, maturo; già ieri, al primo allenamento insieme, ho visto molta attenzione e partecipazione, capacità di ributtarsi dentro la nostra situazione. Mi sento di poter dire che ci siamo preparati bene. I miei giocatori sanno cosa andremo ad affrontare. È un momento importante del campionato. Ci sono delle partite che pesano, la partita di domani pesa tanto: ci siamo preparati bene, siamo motivati, concentrati e determinati. Il nostro obiettivo è cercare di comandare le partite. Dovremo essere molto lucidi nella gestione della palla, veloci nello smarcamento e molto efficaci nelle situazioni che si verranno a creare. È molto importante interpretare le partite allo stesso sia in casa che fuori. L'anno scorso si diceva che fossimo favoriti dagli stadi vuoti, quest'anno si nota che la squadra ha un modo di giocare e di crederci ovunque giochi. Domani giocheremo per vincere".
LEAO - "Ha giocato poco col Portogallo, ha ricaricato le pile. L'ho visto molto bene sia ieri che oggi, è pronto per fare il suo contributo".
KESSIÈ - "L'ho visto bene. Nel derby è stato giudicato solo per l'episodio del rigore, in cui poteva fare meglio, ma nel secondo tempo è cresciuto; è tornato bene, pronto per essere disponibile. Cercherò di scegliere bene per chi deve giocare e per chi subentrare".
IBRAHIMOVIC O GIROUD - "La prima valutazione è sulle condizioni, poi in base alle proprie caratteristiche e in base a quelle dell'avversario. Ieri avevo finalmente tutti i doppioni per allenarsi, potevo chiudere gli occhi e scegliere".
FLORENZI - "Non l'ho schierato terzino perché Calabria e Kalulu stavano facendo molto bene, mentre davanti serviva uno per Saelemakers. È un giocatore molto intelligente, sta crescendo molto, ma credo che ancora il suo minutaggio non sia ancora così completo".
FIORENTINA - "Diffido delle squadre che sembrano in difficoltà. Ci è successo anche a noi e abbiamo trovato più energie e più determinazione. La Fiorentina ha una forte identità, chi gioca sa sempre cosa fare: domani ci sarà un avversario molto difficile. La Fiorentina vuole aggredire, con grande intensità e coralità. Un po' ci assomiglia. Dovremmo essere bravi dal punto di vista degli smarcamenti ed essere precisi nei passaggi, provando a sfruttare qualche spazio che ci lasceranno. Italiano ha sempre fatto bene, è un ottimo allenatore. È giovane, ma con le idee chiare. Sta facendo un lavoro importante, dando identità alla sua squadra".
RITORNO A FIRENZE - "Un allenatore più giovane, con meno esperienza, che ha approfittato di ogni situazione per crescere. Non sarà mai una partita normale per me, sia per il ricordo della città che per quello di Astori. Quando torno a Firenze è sempre più vicino".
VLAHOVIC - "È cresciuto tantissimo, faceva intravedere grandi qualità. È un centravanti sicuramente molto forte".
RINNOVO - "Non è il momento per parlarne. Non ho mai avuto fretta".
ASSENZA DI CALABRIA - "Ogni giocatore del Milan ha le proprie caratteristiche, ma tutti sono finalizzati al gioco di squadra; sia Kalulu che Florenzi saranno pronti".
MESSIAS - "Sta molto meglio, sono molto contento del suo ritorno in squadra. È un po' più indietro rispetto a Florenzi, ma mi sta facendo vedere cose molto interessanti. È un mancino e non ne abbiamo molti davanti. Ha bisogno di giocare. Ha le caratteristiche giuste per essere un giocatore che ci può dare soluzioni in più".
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