Pioli difende Leao e chiede fermezza in seguito alla vicenda Maignan

Le parole di Pioli in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Bologna.
Stefano Pioli
Stefano Pioli / BSR Agency/GettyImages
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Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani in Serie A contro il Bologna a San Siro. L'allenatore rossonero difende Rafael Leao e inoltre chiede il "pugno di ferro" dopo i cori razzisti che hanno coinvolto il portiere Mike Maignan. Parole anche su un osservato speciale in casa Bologna, ovvero Joshua Zirkzee.

Su Riva e Mihajlovic: "Non si può non ricordare Sinisa: manca a tutto l'ambiente, così come mancherà la persona di altri tempi come Gigi Riva", riporta Sport Mediaset.

Su Jannik Sinner: "Ho visto la partita perché sono andato a letto e presto e mi sono svegliato presto. Sinner ha fatto qualcosa di incredibile, battere il numero uno come l'ha battuto lui in uno Slam, con questa forza, mentalità, con sacrificio nel lavoro... Mi auguro che anche noi in questi anni abbiamo dimostrato di poter lavorare in quel modo. Credo che abbiamo dimostrato di essere simili a Jannik, anche se lui è ora al top del mondo e noi dobbiamo ancora arrivarci".

Sul cambio di umori dopo gli ultimi risultati: "Credo che la squadra stia vivendo un buon momento e sta bene mentalmente. Stiamo bene mentalmente perché abbiamo vinto delle partite. Dobbiamo pensare solo alla partita di domani, il nostro futuro deve essere la partita di domani. Io la vivo come ieri. Oggi ho preparato la partita, ho cercato di motivare i ragazzi, sappiamo come è importante fare bene nel girone di ritorno. Domani è difficile, il Bologna gioca un ottimo calcio. Ci siamo preparati per mettere in campo una prestazione degne delle nostre qualità".

Su Leao: "Questa storia sta andando avanti da troppo tempo e credo che non è così. Se abbiamo segnato molto di più dell'anno scorso e siamo il secondo miglior attacco del campionato dentro che queste cifre Rafa ci stia tanto. È un punto di riferimento per noi e anche per le difese avversarie, ci sta offrendo tante soluzioni, sta servendo dei gran palloni. È uno dei giocatori che in Serie A fornisce più assist. Amo Rafa nel suo modo di essere, è un artista, gli artisti sono dei geni e lui è un genio".

Sui cori a Maignan durante la sfida con l'Udinese: "Complimenti all'Udinese per come si è comportata. Ci deve essere la certezza della pena per chi fa certe cose. Tutto ciò che è stato fatto verso Mike, anche dal nostro club, va portato avanti perché è il momento di agire con fermezza. Mike l'ho trovato sereno, forte, fiero del sostegno ricevuto da tutto il mondo".

Sulla fase difensiva: "Dobbiamo continuare sul nostri stile di gioco, che è quello di difendere gestendo più la partita; dobbiamo forzare meno giocate: cerchiamo sempre la giocata vincente anche quando non c'è. Credo che non saremo mai una squadra così solida senza palla, ma lo possiamo essere con la palla".

Sulla lotta scudetto: "Sono tutti molto bravi, ma al momento non siamo in quella lotteria lì. Siamo nella nostra lotteria, di pensare a vincere le partite per migliorare il girone d'andata".

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Ciancaphoto Studio/GettyImages

Sul momento: "No perché viviamo di risultati. So benissimo come vanno queste situazioni. Siamo impegnati a pensare di far risultato nella partita di domani. In una stagione ci sono alti e bassi, pochissime squadre al mondo si possono permettere abbassamenti di performance e condizione. Sono molto attenti e concentrati su domani e sul cercare di vincere la partita".

Su quando dire addio: "Difficile da dire, mi piacerebbe provare questa situazione (ride, ndr). Arrivare a 9, 10, 11 anni in un club e poi dire "Ma forse è il momento di cambiare posto". Certo che è un lavoro molto intenso e impegnativo. 9 anni sono davvero tanti, Guardiola ne sta facendo altrettanti. Ferguson ne ha fatti ancora di più... Ognuno di noi deve vivere a secondo delle proprie emozioni e motivazioni e poi decidere in base a quello che sente".

Sull'impatto dei subentranti a Udine: "Siamo la squadra che segna di più nel primo tempo e anche quella che ha avuto più gol dai subentrati: dobbiamo continuare così. Adesso con i 5 cambi si possono cambiare le partite. Questo atteggiamento di disponibilità deve essere un nostro punto di forza. Jovic è cambiato che finalmente sta bene fisicamente. È contento, sereno, sta bene. Sulle qualità non ho mai avuto dubbi. È un giocatore sul quale faccio tanto affidamento anche se probabilmente anche domani partirà dalla panchina". 

Sul non avere le coppe in questo momento della stagione: "Dobbiamo pensare di poter essere competitivi in due competizioni perché è il nostro obiettivo, arrivando fino in fondo in Europa League tenendo alto il livello in campionato. Anche se ci sono tanti esempi in Italia di squadra andate avanti in Europa League che poi hanno fatto fatica in campionato... Noi vogliamo essere un'eccezione anche in questo".

Su Zirkzee: "È un ragazzo giovane che ho seguito in passato al Bayern prima di andare al Parma. Ora è molto più completo, più dentro la partita, grande qualità tecnica. Sarà da tenere in grande considerazione dalla nostra fase difensiva. Per come lavoriamo noi in fase difensiva vorremmo che i nostri centrocampisti lavorassero forte sui loro centrocampisti e i nostri due centrali sulla loro punta".

Su cosa teme tra il possesso e la profondità degli avversari: "Entrambe le cose, sono una squadra completa. Soprattutto Ferguson come mezzala di inserimento è sempre molto pericoloso".

Su Adli e Reijnders: "A me piacciono le caratteristiche di Adli e Reijnders, che sono dei frangiflutti, ma hanno altre caratteristiche. In questo momento non abbiamo un frangiflutti perché non lo vogliamo".

Sul successo ipotetico di domani, data del suo arrivo al Milan: "Sarebbe molto significativo".