Pioli elogia Camarda e scuote il gruppo in vista del match con la Fiorentina
Vigilia di campionato per Stefano Pioli e per il Milan: i rossoneri affronteranno a San Siro - in occasione della tredicesima giornata di Serie A - la Fiorentina di Vincenzo Italiano. I gigliati sono reduci dalla vittoria in casa col Bologna, lo stesso non si può dire del Milan che ha frenato bruscamente in trasferta contro il Lecce di D'Aversa. Pioli, nella consueta conferenza stampa pre-match, ha analizzato la possibile causa del calo della squadra, oltre a spronare il gruppo e ad elogiare il neo-arrivato Camarda, fresco di promozione dalla Primavera alla prima squadra. Ecco le parole del tecnico parmigiano.
L'incoraggiamento verso il gruppo: “Mai come in questo momento le parole servono a poco. Servono molto di più i fatti: dobbiamo dimostrare di aver capito i nostri errori e mettere in campo prestazione di alto livello per 95 minuti”, riporta la Gazzetta dello Sport.
Sul baby-bomber Camarda: “Il talento non ha età e lui ce l’ha. Il destino a volte ti crea certe occasioni, noi dovremo essere bravi ad accompagnarlo nella crescita perché parliamo di un ragazzo molto giovane. Dal punto vista caratteriale Camarda però è molto maturo, è pronto a darci una mano se ce ne sarà bisogno, in questi giorni ha fatto molto bene. Sono sicuro che avrà un grande futuro”.
Sulla sosta e sull'infortunio di Okafor: “La sosta ci è servita per trovare delle migliorie, sono sicuro che i numeri sugli infortuni miglioreranno in futuro. L'unico cruccio che ho è che non siamo riusciti in questi anni ad abbassare il numero degli infortuni. Ogni anno abbiamo provato a cambiare qualcosa per migliorare le cose. Ogni giocatore ha la sua storia, qualcuno si è fatto male perchè ha giocato tanto, altri perchè hanno giocato poco. Non stanno capitando solo a noi, ma i nostri numeri sono negativi. Domani recuperiamo Calabria, Pulisic e Loftus-Cheek. Se ho chiamato il c.t. della Svizzera per l’infortunio di Okafor? Mai chiamato un commissario tecnico. Il problema sono i calendari troppo compressi, poi che le nazionali….”.
Sul calo di concentrazione: “Il nostro errore è il calo di attenzione lungo la partita. È la prima volta da quando alleno il Milan che i secondi tempi sono così penalizzanti rispetto ai primi tempi. È un problema di qualità che può essere tecnica e di concentrazione”.
Sul ruolo e sul futuro di tecnico del Milan: “So benissimo cosa rappresenta il mio ruolo: tanti onori e tante critiche. Vado avanti con le mie idee, il mio club e la mia squadra. Resto convinto di avere un gruppo forte, se ci sentiamo in corsa per lo scudetto? A 26 giornate dalla fine possiamo, ma non deve essere questo il nostro pensiero adesso”.