Pioli rivendica il suo ruolo nel mercato del Milan e ci va cauto su Musah e Chukwueze

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Giornata di vigilia in casa Milan. Domani sera i rossoneri chiuderanno la 1ª giornata di Serie A affrontando il Bologna di Thiago Motta. In vista della trasferta del Dall'Ara, Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa per introdurre sia la partita sia l'intera stagione dei suoi. Ecco le sue parole:

Rinforzi e giocatori intelligenti: sono arrivati durante l'estate? "Sicuramente il club e i dirigenti hanno ascoltato i miei consigli per caratteristiche dei giocatori e i ruoli per avere più soluzioni. Sono soddisfatto per quanto fatto. Mancano ancora 10 giorni e il club è ancora attento a valutare qualsiasi situazione. Ma la mia e nostra concentrazione è verso la partita di domani".

Milan rivoluzionato: è il Milan più forte che ha allenato? "Sono contento dei giocatori che sono arrivati: non dobbiamo dimenticare che abbiamo cambiato circa 20 giocatori tra uscite ed entrate. Ho chiesto a chi è rimasto di fare il massimo per far adattare i nuovi e ai nuovi di fare il massimo per adattarsi. Ci tengo a salutare tutti i miei ex giocatori che hanno preso altre strade. Ora inizia un'altra stagione. Vogliamo essere ambiziosi perché sono arrivati giocatori forti".

Perché serve un nuovo attaccante?
"Può succedere tutto. può anche succedere che rimaniamo così: sono anche contento delle prestazioni di Okafor in quel ruolo. Colombo cresciuto tanto e merita il suo spazio".

Visti i tanti cambi, domani è ancora più importante partire bene? "È sempre importante partire bene. Non sarà il risultato di domani a determinare il percorso a questa squadra. Non è un nuovo Milan, è un Milan che abbiamo pensato avesse bisogno di qualche cambiamento, di rinnovare qualche posizione. Per essere ancora più competitivi. Dobbiamo pensare a fare di tutto per vincere".

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Emilio Andreoli/GettyImages

Troppi stranieri e troppo pochi italiani? "Parlare di giocatori italiani e stranieri nel 2023 è bizzarro. Il Milan ha sempre puntato all'inclusività, anche la terza maglia ha questo obiettivo. Il Milan deve avere giocatori forti per essere competitivo in tutte le competizioni".

A che percentuale è il Milan che vorresti? "C'è emozione per questo debutto e anche curiosità perché è la prima gara che conta. Le partite che abbiamo fatto ci sono servite tantissimo per capire dove lavorare. Stiamo lavorando per diventare i migliori possibili. Non deve esistere la parola impossibile per noi. Lo faremo di partita in partita. Ora è difficile parlare di percentuali: quello che ho visto in questo mese di preparazione mi è piaciuto. Atteggiamento, volontà e coesione".

Cosa ti aspetti da questo campionato? La favorita? "Ieri ho visto le prime partite: il calcio è sempre in evoluzione e ci aspettiamo sempre cose nuove. Gli allenatori italiani son sempre pronti a variare tanto. Anche noi potremmo proporre qualcosa di diverso. Le prime quattro posizioni sono sempre state combattute da 5/6 squadre e non credo cambierà tanto quest'anno".

Quinto inizio con il Milan: cosa è cambiato? Soddisfatto del mercato? "Il bello del mio lavoro è poter cambiare, affrontare situazioni nuove. Sono fortunato ad affrontare i cambiamenti. Mancano 10 giorni al mercato e abbiamo ancora giocatori in uscita: sono soddisfatto di quello che ha fatto il club. I ruoli che volevamo li abbiamo trovati".

Parere sui nuovi? "Okafor sta riprendendo una buona condizione e adesso sta sicuramente meglio anche se non al 100%. Musah e Chukwu hanno avuto un'estate particolare: volevano venire al Milan ma hanno fatto una preparazione al di sotto della norma ma non ci metteranno tanto a raggiungere la condizione ottimale. Non abbiamo defezioni".

Samuel Chukwueze
Samuel Chukwueze / Jonathan Moscrop/GettyImages

Sul ruolo di regista, chi è il vice Krunic? "Bennacer prosegue la sua riabilitazione, lo sentiamo tutte le settimane. Ho provato Krunic e come suo vice Adli che mi sta dando buone risposte. Per caratteristiche lo può fare Reijnders che dovrebbe rimanere bloccato e fare meno inserimenti. Loftus e Musah sono più di inserimento".

Si vedranno insieme Chukwueze, Pulisic, Leao e Giroud? "Si. Chiaro che ci sono due fattori: la condizione di tutti e 4, la disponibilità di tutti e 4 a sacrificarsi per la squadra. Non avrò problemi su nessuna delle due situazioni. Ma lo voglio provare".

Sul ruolo di Krunic? "Parlo tanto con i miei giocatori e l'ho fatto anche con lui a inizio stagione. In questo momento lui preferisce giocare nettamente come vertice basso. Giocatore molto intelligente e la sua posizione permette a Loftus e Reijnders di essere più liberi e pronti per inserirsi. Il campo ci darà risposte migliori".

Sul calendario: prime 3 in 11 giorni. Insidia? "Il nostro calendario per gli avversari che incontreremo è simile: il Torino gioca domani e la Roma avrà solo un giorno in più. Ma anche per quello volevamo rinforzare la rosa, per avere tutti pronti e poter far rifiatare qualcuno"

Su Adli: come lo ha ritrovato? "L'ho trovato motivato ma lo è sempre stato, malgrado l'ho scelto poco in passato. Se vuole lavorare anche in quella posizione, dal punto di vista difensivo e di posizione deve lavorare: ha dato la disponibilità per farlo. Può giocare anche mezzala".

Un pensiero su Mazzone? "Purtroppo da allenatore non ci siamo mai affrontati. Mazzone per noi allenatori è stato esempio di passione, serietà, competenza e professionalità. Rimane l'esempio di una persona e allenatore capace e che mi piaceva per la capacità di entrare nella testa dei giocatori. Mi piaceva anche come comunicava. Lo ricordo con grande rispetto e positività. Faccio le condoglianze alla sua famiglia".

Ci saranno momenti difficili come l'anno scorso? "Si. Ne sono consapevole. Più facile imparare da sconfitte e momenti difficili. La serenità non l'ho mai persa e neanche la fiducia nei miei giocatori. Questo ci ha aiutato a superare un momento davvero molto difficile come gennaio. Adesso parte un nuovo campionato e dobbiamo partire con grande entusiasmo, abbiamo un popolo che ci sostiene e segue con grande passione".

Milan intrepido? "Credo debba essere un Milan intrepido che non può fare a meno di tre caratteristiche: idee, portarle avanti con convinzione; qualità; sacrificio. Se riusciremo a unire questi tre fattori potremo toglierci delle soddisfazioni".

Quali le cose migliori e quelle da migliorare? "Dopo un mese i meccanismi non possono essere perfetti. Abbiamo lavorato su tante situazioni e domani andremo in campo con idee chiare. Saranno le partite a dirci a che punto siamo ma ci sarà tanto lavoro da fare".

Riconquista palla in alto: marchio di fabbrica? "Lo è sempre stato ma non sarà solo quella la soluzione a tutti i mali. Quando ci sono le posizioni giuste ci piace recuperar palla e non far giocare l'avversario per essere più pericolosi di loro".

Dei "vecchi" chi è cresciuto? "Tutti sono arrivati cresciuti, la stagione scorsa ci ha insegnato tanto. Per i ragazzi che sono con me da quattro anni hanno conosciuto tante situazioni non solo dal punto di vista tattico. Trovo dei giocatori più maturi e preparati".