Pisilli prende per mano la Roma e ribalta il Venezia

Una rimonta firmata dal giovane talento giallorosso.
AS Roma v Venezia - Serie A
AS Roma v Venezia - Serie A / Paolo Bruno/GettyImages
facebooktwitterreddit

La Roma torna in campo per la terza sfida consecutiva allo Stadio Olimpico, contando anche quella di Europa League pareggiata contro l'Athletic Bilbao. Ivan Juric conferma il blocco difensivo a 3 e cambia soltanto qualche interprete. Angeliño torna nel trio difensivo con El Shaarawy largo a sinistra e Celik a destra; Koné e Cristante la coppia di mediani a sostegno di Soulé, Pellegrini e Artem Dovbyk.

A Roma si rivede anche l'ex Eusebio Di Francesco, in questa stagione sulla panchina della neopromossa Venezia. Abbandonato momentaneamente il solito 4-3-3, il Venezia utilizza un modulo a specchio. Svoboda il leader difensivo, Nicolussi Caviglia il regista della manovra veneta, con Zampano e Haps a operare sulle corsie laterali ed Ellertsson e Oristanio a orbitare alle spalle di capitan Pohjanpalo.

Le formazioni ufficiali

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Koné, Cristante, El Shaarawy; Pellegrini, Soulé; Dovbyk All. Juric

Venezia (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Candela; Haps, Nicolussi Caviglia, Busio, Zampano; Ellertsson, Oristanio; Pohjanpalo All. Di Francesco

La chiave tattica di Roma-Venezia

La prima occasione è del Venezia. La Roma allontana come può sugli sviluppi di un piazzato e Svoboda calcia di prima intenzione dal limite dell'area impegnando Svilar in angolo. Un brivido che accende subito una sfida dalle temperature estive. I giallorossi rispondo con un tentativo velleitario di Soulé e gli ospiti spaventano ancora nei primi minuti con la conclusione mancina di Gaetano Oristanio. Una gara aperta e divertente nel primo quarto d'ora, ma che non si sblocca.

I padroni di casa provano a crescere conquistando metri di campo con un possesso palla bilanciato, ma soffrono le transizioni di un Venezia che arriva sempre rapidamente dalle parti di Svilar e flirta con il vantaggio. Gli ospiti vengono schiacciati, ma il migliore della Roma nel primo tempo è Evan Ndicka, almeno fino all'azione che porta in vantaggio gli arancioneroverdi.

Una combinazione veloce porta al tiro Busio che centra il palo a Svilar battuto; la sfera carambola sul centrale ivoriano che è poco reattivo e accomoda involontariamente per il guizzo di Joel Pohjanpalo. Un tiro istintivo e preciso che gela lo Stadio Olimpico e cambia il parziale a favore degli ospiti. È un gol che non sveglia, ma ha la conseguenza di addormentare l'undici giallorosso, che soltanto un paio di minuti più tardi rischia seriamente di andare sotto di due. Svilar si deve superare su Pohjanpalo e Mancini deve immolarsi sulla riga per sventare la conclusione di Oristanio. I fischi accompagnano i giallorossi agli spogliatoi.

Joel Pohjanpalo
AS Roma v Venezia - Serie A / Paolo Bruno/GettyImages

Le squadre tornano in campo con gli stessi 22, ma la Roma appare leggermente più convinta rispetto al disastroso finale di primo tempo. Manu Koné spaventa con un rasoterra violento e centrale e poi tocca a capitan Lorenzo Pellegrini provarci dal limite con una conclusione che sfiora il palo. A ridosso dell'ora di gioco Juric mette mano alla partita inserendo Pisilli e Baldanzi per Mancini e Koné. Il gioco riprende e pochi secondi più tardi Oristanio si invola a tu per tu con Svilar che gli nega ancora una volta il raddoppio.

Sotto i fischi dell'Olimpico la Roma non riesce a reagire e soltanto Pisilli si fa vedere nei primi minuti dal suo ingresso in campo con due colpi di testa che terminano alti sopra la traversa. I giallorossi chiudono il Como nella propria metà campo e si avvicinano al pari grazie alle tracce create soprattutto da Angeliño a sinistra e il muro difensivo ospite alla fine crolla. Cristante pensa alla conclusione dalla distanza e la deviazione di Busio fa il resto, beffando Joronen sotto la traversa,1-1 a 15 minuti dal termine.

E alla fine il parziale lo cambia proprio Niccolò Pisilli, sul terzo corner in cui riesce a svettare. Si inserisce da solo all'altezza del dischetto del rigore e non trema all'impatto con la sfera sparando in modo secco alle spalle del portiere ospite, 2-1. Una rimonta importante in classifica che evita un'altra pioggia di fischi allo Stadio Olimpico.

L'episodio della partita

Niccolo Pisilli
AS Roma v Venezia - Serie A / Paolo Bruno/GettyImages

Niccolò Pisilli. Una bella storia per la Roma prima di De Rossi e ora di Ivan Juric. Elogiato dalla leggenda giallorossa in una delle sue prime interviste da tecnico, lanciato in campo da lui e confermato dal nuovo corso Juric. Nella confusione che ha investito il club capitolino a settembre, la sua crescita si può considerare una delle note più positive in casa Roma. Un 2004 per il presente e il futuro giallorosso.

Le pagelle di Roma-Venezia

Dovbyk 5.5 - Prova a creare delle occasioni sfruttando la sua potenza fisica e non viene mai messo in condizione di incidere con passaggi smarcanti dei suoi compagni.

Soulé 5.5 - Chiamato a fare il Dybala, fatica a trovare la sua posizione e si trova spesso a dribblare in un traffico centrale che non riesce a gestire. (Dall'85° Hermoso)

Pellegrini 5.5 - Tocca pochi palloni e non riesce a trovare la giocata per piegare la difesa di Eusebio Di Francesco. (Dall'80° Paredes)

Pohjanpalo 7 - Non ha gli strappi di Ellertsson o il passo di Oristanio, ma riesce comunque a incidere in una gara proibitiva dal punto di vista fisico. Porta in vantaggio il Venezia con un destro preciso e istintivo. (Dall'84° Raimondo)

Oristanio 6.5 - Il Venezia si chiude, ma poi crea trame interessanti e recupera tanti metri di campo soprattutto grazie ai suoi scatti in contropiede. Una mina vagante che crea problemi continui alla difesa giallorossa. (Dal 77° Crnigoj)

Pisilli 7 - Entra e cambia la partita. Ci prova tre volte svettando su corner e al terzo tentativo si regala il primo gol in Serie A e una vittoria che porta la sua firma.