Pjanic vede la Juve in corsa per lo Scudetto e smentisce un pregiudizio su Allegri
Procede spedita la marcia di avvicinamento al big match contro la Roma, una sfida che permetterebbe alla Juventus di chiudere il 2023 in maniera positiva e che la vedrebbe ancora in scia dell'Inter per la lotta Scudetto. Un doppio ex che ha vestito sia la maglia bianconera sia quella giallorossa è Miralem Pjanic, intervistato da La Gazzetta dello Sport:
Sulla stagione della Juve: "Certo, la Juventus continua ad avere solidità e coerenza nel modo di affrontare le partite, ottenendo punti. Non a caso è l’unica squadra che sta tenendo testa all’Inter".
È corsa a due per lo Scudetto? "Sì, l’Inter sta tenendo un ritmo talmente alto che non credo le altre possono ancora competere per lo scudetto. Vedo un duello Inter-Juventus perché sono le uniche due squadre che non stanno lasciando punti per strada. Le altre invece hanno più incertezze, il Napoli non sta facendo un cammino all’altezza della scorsa stagione, lo stesso vale per il Milan, che mi piace molto ma ha tanti alti e bassi".
Qual è la favorita? "L’Inter è la favorita perché ha una rosa più attrezzata e più certezze rispetto alla Juventus, dovute anche alla finale di Champions giocata l’anno scorso, però la Juventus va considerata una pretendente molto accreditata per lo scudetto, anche perché non giocare in Europa può effettivamente essere un notevole vantaggio. La Juventus ha iniziato un percorso nuovo per avere un futuro luminoso. Quando indossi la maglia bianconera devi sempre puntare a vincere, io lo so per esperienza, però oggettivamente l’Inter negli ultimi due tre-anni ha costruito un gruppo da primato. Lo era anche nelle ultime due stagioni eppure non è riuscita a vincere, adesso ha ancora più esperienza e qualità. Però occhio perché la Juventus non muore mai...".
Cos'è cambiato tra la tua Juve e quella di oggi? "La Juve ora ha più serenità dopo tutto quello che è successo nelle ultime stagioni. Si stanno gettando le basi per ricostruire un ciclo vincente. Vincere non è mai facile, noi l’abbiamo fatta sembrare una cosa banale ma in realtà è sempre una cosa speciale. Ora vedo una squadra vera in campo".
Perché Allegri parla di quarto posto e non di Scudetto? "Lo dice perché è consapevole che l’Inter abbia più certezze, ma questo non significa che non ci creda e che non darà battaglia fino alla fine. Max è un vincente, lo ha dimostrato coi fatti, e vi assicuro che quando non vince non è contento. Inoltre è un grandissimo comunicatore, sa bene quali sono gli obiettivi di inizio stagione e li trasmette al gruppo".
Sul suo rapporto con Allegri: "Non solo ai miei ma per il 90% di chi lo ha avuto è così: crea una buona sintonia con il gruppo e lo gestisce molto bene, sa quello che vuole, affronta le gare nella maniera giusta e non si lamenta mai delle assenze. E’ un grande motivatore e sa tirare fuori il massimo da ogni giocatore. Poi certo, la Juve non giocherà come il City di Guardiola ma non dipende mica solo da lui. Max si adatta alle caratteristiche degli uomini che ha a sua disposizione. Io ho giocato in una squadra in cui c’eravamo io, Dybala, Higuain, Mandzukic e Cuadrado in campo tutti insieme: non venitemi a dire che non eravamo offensivi... Max ai fuoriclasse lascia libertà, permettendogli di fare la differenza. Noi avevamo qualità e organizzazione, ora c’è meno della prima e il tecnico punta più sulla seconda. Manca chi sa giocare uno contro uno e puntare l’uomo".
Su Vlahovic: "La stagione è lunga, alla Juventus tutti fanno le loro 20-30 partite all’anno. Vlahovic ha segnato un bel gol e deve continuare così, nelle grandi squadre nessuno ha il posto assicurato, devi sentirti sempre sotto pressione. Ha risposto nella maniera giusta, quel colpo di testa non era facile perché il cross era un po’ moscio ma Dusan è riuscito a dare forza ugualmente".
Su Juventus-Roma: "Ricordo che quando ero a Roma era sempre dura andare a giocare allo Stadium. La Roma viene da una grande vittoria sul Napoli, ha avuto assenze importanti ma Mourinho è riuscito comunque a trovare un equilibrio. Mou è un grande allenatore ma anche lui sa che non sarà facile perché la Juve è in un buon momento. Mi aspetto una partita tattica e con pochi gol".
Scegli l'attacco della Juve o quello della Roma? "Eh, difficile scegliere. Il talento lo trovi da tutte e due le parti, la coppia romanista però ha più esperienza. Forse come numeri stanno facendo meglio Lukaku-Dybala però la squadra è troppo dipendente da loro: quando mancano si sente. Nella Juventus questo non succede, anche se l’assenza di Chiesa sarebbe pesante: quando Fede sta bene nessun tecnico ci rinuncia, ha un’esplosività che mette tutti in difficoltà e può fare la differenza".
Sul centrocampo della Juve: "Di sicuro senza Pogba e Fagioli qualcosina manca. Io credo che un rinforzo dal mercato di gennaio arriverà, anche se in mezzo ci sono ragazzi giovani che hanno bisogno di crescere".
Su Locatelli regista: "Mi piace sebbene abbia caratteristiche diverse dalle mie, io ero un otto che poi si è spostato più indietro, perciò le palle in avanti mi vengono molto più facili. Amo i play che gestiscono i ritmi, confezionano assist e fanno giocare bene gli altri. Ecco, vorrei vedere un po’ più testa a centrocampo, un regista deve essere come un architetto. Loca però è giovane e ha tutta la fiducia dell’allenatore, sono certo che crescerà".
Sul possibile passaggio di Bonucci alla Roma: "A Leo auguro tutto il meglio, alla Roma si troverebbe bene e se arriverà la sua esperienza potrà essere importante".