PODCAST | La magica stagione 2019/20 dell'Atalanta di Gasperini
26 ottobre 2023. Un pullman di tifosi dell'Atalanta è diretto a Graz per la trasferta di Europa League che vede impegnata la Dea in casa dello Sturm. Durante i 647 chilometri di tragitto, tra gli innumerevoli cartelli autostradali ce n'è uno con su scritto Maribor a cui è davvero difficile rimanere indifferenti.
La memoria torna indietro, scalda il cuore e quello che doveva essere un semplice pit stop, diventa un pellegrinaggio, la meta che per un'ora riesce a mettere da parte anche l'urgenza di punti europei da conquistare.
Il corteo si dirige verso lo stadio per affiggere uno striscione con su scritto "Per quei tocchi così magici che ci hanno fatto venire i brividi, grazie Ilicic".
Il gigante sloveno, visibilmente commosso, percorre il viale che lo porta dalla sua gente e si perde in un abbraccio autentico che rappresenta l'essenza del calcio. Del resto, lui e il suo mancino sublime sono una delle firme più importanti dell'Atalanta di Gasperini che nella stagione 2019/20 ha fatto stropicciare gli occhi a mezza Europa, riuscendo, grazie al proprio calcio, a distrarre un Paese martoriato dalla Pandemia. 78 punti in Campionato, e una semifinale di Champions League negata nei minuti di recupero dal PSG di un Neymar che in quella notte estiva di Lisbona sembrava potesse fare qualsiasi cosa, tranne segnare.
Per arrivare lì, a un passo dal sogno, l'Atalanta risorse dalle proprie ceneri dopo 3 sconfitte nelle prime 3 partite del girone, e schiantò il Valencia negli ottavi: 4-1 all'andata interpretando alla perfezione il credo calcistico di Gasp. Nella notte di San Siro (lo stadio europeo della Dea in quella stagione) gli spagnoli vennero letteralmente asfissiati dal ritmo frenetico dei nerazzurri e sovrastati dai quinti di centrocampo. Hateboer che aprì il conto fece doppietta e a completare il capolavoro ci pensarono proprio Ilicic con il primo europeo di quella stagione e Remo Freuler.
Il ritorno - la prima gara disputata a porte chiuse in Europa dopo lo scoppio della pandemia - diventò letteralmente lo Josip Ilicic Show: 4 gol e un senso smisurato di superiorità tecnica che dopo 3 minuti spense ogni speranza di rimonta dei Murcielagos, all'epoca guidati da Celades.
A Lisbona Ilicic non giocò a causa di problemi personali. Chissà come sarebbe andata quella notte. Purtroppo non sapremo mai se il genio di Josip e il suo piede mancino sarebbero stati in grado di riscrivere la storia di quella Champions. Sappiamo che sulla maglia dell'Atalanta quella sera c'era scritto Grazie per motivi che vanno ben oltre il calcio, come fosse un segno del destino. Il destino di una bellissima Dea che si è risvegliata a un passo dal sogno.
L'Atalanta di Gasperini 2019/20 è la squadra protagonista del primo episodio di Dream Builders, il podcast di 90min e Stadeo sulle squadre in grado di far sognare i tifosi powered by Spina Group.
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