PODCAST | La stagione 2003/04 dell'Arsenal di Arsene Wenger

Nel sesto appuntamento con Dream Builders parleremo della fantastica stagione dei Gunners che vinsero la Premier League senza perdere neanche un incontro. Appuntamento alle 13 su Stadeo
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"Anche se qualcuno sarà in grado di farlo in futuro, noi saremmo sempre i primi ad esserci riusciti e la gente ricorderà che nella stagione 2003/04, siamo stati imbattibili", dice Thierry Henry ai microfoni di Sky. Il fuoriclasse francese ha la medaglia d'oro al collo, perché l'Arsenal ha appena festeggiato il tredicesimo titolo nazionale senza perdere neanche una partita. Lui ha segnato 30 gol in stagione (record dell'epoca per la Premier League a 20 squadre), contribuendo in maniera decisiva alla nascita del mito degli Invincibles, una delle squadre più spettacolari nella storia del calcio inglese.

È il 15 maggio del 2004 e sul prato Highbury i Gunners guidati da Arsene Wenger sollevano un trofeo che non è mai stato in discussione, ribaltando completamente il proprio DNA: boring, è un appellativo ormai lontano, così come sembra lontana anni luce la vittoria al cardiopalma della stagione 88/89, raccontata da Nick Hornby nel suo celebre romanzo Fever Pitch.

L'Arsenal è una squadra moderna dal forte accento francese: in squadra oltre a Henry, ci sono altri due Campioni del Mondo come Vieira e Pires e c'è anche Sylvain Wiltord, l'uomo che quattro anni prima, nella finale di Euro 2000, fermò la festa festa azzurra in tutti i pianerottoli d'Italia, segnando il gol del pareggio a un secondo dalla fine, prima che David Trezeguet firmasse la nostra condanna a morte al Golden Goal.

A rendere l'elevatissimo tasso tecnico praticamente ineguagliabile c'è Dennis Bergkamp, che nel nord di Londra ha raggiunto l'apice della sua carriera, vincendo tutti e 3 i titoli con cui i Gunners in quegli anni provavano a contrastare il dominio del Manchester United di Sir Alex Ferguson.

Le gerarchie del calcio inglese all'epoca erano infatti ben distinte: a Manchester dominavano i Red Devils, Roman Abramovich aveva acquistato il Chelsea un anno prima e il Liverpool faticava a essere competitivo.

In questo contesto l'Arsenal scrive una delle pagine più belle della storia del calcio, vincendo 26 partite e pareggiandone 12, a + 11 dal Chelsea secondo. L'unico rimpianto saranno proprio le sfide europee contro i Blues: Henry e compagni in quella stagione avevano ampiamente dimostrato di essere la squadra migliore d'Europa, vincendo il proprio girone di Champions League senza impressionare più di tanto, ma dando l'impressione di avere le potenzialità e la ferocia per annientare chiunque. A farne le spese fu l'Inter, che dopo aver espugnato Highbury con un sonoro 3-0 (la notte in cui Andy van der Meyde illuse il popolo nerazzurro sulle proprie potenzialità), venna travolta per 5-1 a San Siro.

Nella gara di ritorno dei quarti, dopo il pareggio per 1-1 all'andata, a decidere il Derby di Londra fu Wayne Bridge, insolito protagonista di una notte in cui tutti si aspettavano che a brillare fosse una delle tante stelle nella formazione di Arsene Wenger. A sorridere alla fine fu Claudio Ranieri, con il Chelsea che verrà poi eliminato in semifinale dal Monaco, a sua volta travolto dal Porto di José Mourinho nella finale di Champions più improbabile del XXI secolo.

La finale di Champions per i Gunners arriverà due stagioni dopo, purtroppo però nella notte di Parigi a trionfare sarà il Barcellona, di Eto'o, Ronaldinho e un giovanissimo Messi. Il suggello europeo sarà l'unico pezzo mancante del perfetto puzzle calcistico disegnato da Wenger.

Venti anni dopo quella stagione, nessun club inglese è ancora riuscito a eguagliare quell'impresa, Highbury è diventato un complesso residenziale e ne rimane solo la storica facciata. L'Arsenal non ha più vinto il titolo, nella bacheca di Stamford Bridge ci sono ben due Champions e a Manchester il colore predominante non è più quello dei Red Devils. Se però chiediamo ai tifosi inglesi, quale sia stata la squadra più grande nella storia della Premier, quasi tutti ci risponderanno: "L'Arsenal, nella stagione 2003/04", perché per scrivere pagine di storia uniche non basta vincere, bisogna essere Invincibili.

L'Arsenal di Arsene Wenger nella stagione 2003/04, è la squadra protagonista del sesto episodio di Dream Builders, il podcast di 90min e Stadeo in collaborazione con Spina Group.

Appuntamento alle ore 13 sull'app di Stadeo.

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