Tra ipotesi e speranze: i possibili 5 sostituti di Simone Inzaghi alla Lazio
Indiscrezioni, attese e rinvii: solo questo circola sui quotidiani e sul web in merito al rinnovo di Simone Inzaghi. Tante congetture, ma niente di veramente significativo. L'unica cosa certa è che il tecnico piacentino è laziale dentro e fuori e, se non si dovesse arrivare ad un accordo, non sarebbe facile per lui lasciare Roma dopo 22 anni. In ogni caso, tifosi biancocelesti, vi siete mai chiesti chi potrebbe sedersi in panchina, se mai Simone dovesse lasciare la Lazio? Ecco cinque nomi: dal più fattibile al più improbabile...perché sognare non costa nulla.
1. Vincenzo Italiano: l'uomo delle promozioni
Personalità e determinazione, due parole che descrivono al meglio ciò che è Vincenzo Italiano. Nella sua carriera, l'allenatore di origine siciliana, ha ottenuto soltanto promozioni. È salito dalla D alla C con l'Arzignano, dalla C alla B con il Trapani e lo scorso anno dalla B alla A con lo Spezia. Proprio con la squadra ligure sta facendo un percorso brillante in campionato, dando filo da torcere anche alle big. In estate era stato accostato al Genoa, ma Vincenzo ha voluto scommettere su quel che era il progetto dello Spezia. Al termine di questa stagione, con molta probabilità lascerà i bianconeri e perché non immaginarselo sulla panchina della Lazio? L'ingaggio rientrerebbe nel budget dei capitolini e sarebbe un gran bella sfida per Italiano.
2. Roberto De Zerbi: qualità e propositività
Se si pensa al Sassuolo, la prima cosa che viene in mente è il modo in cui questa squadra scende in campo. Dal 2018, gli emiliani raccontano un’idea di calcio moderna che piace agli occhi degli spettatori. Il merito? È tutto di Roberto De Zerbi. Il mister bresciano ha costruito il gioco sul 4-3-3 dando vita a una vera e propria macchina da gol. Il suo palmares da allenatore è privo di trofei (a parte una Coppa Italia Lega Pro con il Foggia) e, con la sua qualità e propositività, potrebbe avere un grande impatto sulla panchina biancoceleste. Anche perché, diciamolo con grande chiarezza...De Zerbi meriterebbe qualcosa di più!
3. Sinisa Mihajlovic, il Guerriero
Non credo che ci sia bisogno di presentazioni ed elogi per Sinisa MIhajlovic. Un uomo dalle mille sfaccettature che non si nasconde dietro a niente, nemmeno alle più grandi minacce e paure. Sempre con la risposta pronta, porterebbe alla Lazio un pizzico di personalità in più...che nell'ultimo periodo si è persa a Formello. Il suo cuore batte per i colori biancocelesti e non si farebbe problemi a prendere il posto del suo ex compagno di squadra. "Lui intende rimanere, ama la società che lo ha voluto e protetto, ma se arriva una chance importante dovrà farci i conti" - queste le parole di Walter Sabatini. Dunque la scelta, con un probabile addio di Inzaghi, è sarebbe solo e soltanto del serbo. Mi raccomando Sinisa, ascolta il tuo cuore...
4. Sérgio Conceição
Ora è il momento di alzare un po' l'asticella, specialmente se la Lazio vuole puntare a qualcosa di più di una semplice Coppa Italia. Sérgio Conceição potrebbe essere il giusto sostituto di Simone Inzaghi, anche se quasi sicuramente resterà al Porto ancora per parecchio tempo. Ma sperarci non fa mai male. Il tecnico portoghese non ha mai nascosto la sua passione per l’Italia e per i colori biancocelesti. Chi ha vestito l'aquila sul petto è difficile che si dimentichi certe emozioni. Se non sarà per la prossima stagione, magari se ne riparlerà per quella dopo ancora...e ancora dopo, alla fine Sérgio è giovane e c'è sempre tempo per far sognare il popolo laziale.
5. Diego Pablo Simeone, perché sognare non costa nulla
Qui si esagera, ma perché non lasciar sognare i tifosi della Lazio? Con Diego Pablo Simeone parliamo di grinta e spavalderia. Con lui in panchina non ci sarebbe trippa per gatti, come si dice a Roma. I giocatori marcerebbero dritto, senza se e senza ma, e probabilmente quegli errori di troppo non sarebbero perdonati con un semplice "Spiace per i ragazzi, meritavano di meglio". Portare il cholismo a Formello è pure fantasia, già al solo pensiero dell'ingaggio. Ma Diego tempo fa lo ha detto: "Un giorno tornerò per allenare la Lazio" - dunque mai dire mai laziali.
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