Prandelli scarica Cutrone: "Se non è contento della Fiorentina può andar via"
Giornata di vigilia per la Fiorentina e Cesare Prandelli, che domani sera nel monday night affronteranno il Genoa in un già importante scontro salvezza: "Contro il Genoa sarà una gara determinante e vogliamo giocarla da Fiorentina: ci siamo preparati tutta questa settimana per ottenere una vittoria - ha detto il tecnico viola ai canali ufficiali del club -. Paura? I giocatori l'hanno analizzata e capita in questi giorni, ma non non sarà una questione di vita o di morte domani, è un concetto che non mi piace. Ho detto che il nostro obiettivo è fare 40 punti il prima possibile, ma ora, come a tutti, ci manca un fattore fondamentale: il pubblico. Dobbiamo essere bravi a fare quello che faremmo con i nostri tifosi e quindi fare di tutto per vincere".
"Ribery e Callejon? È importante l'intensità e loro due sono calciatori che devono avere ritmo per creare situazioni pericolose. Fino a due mesi fa c'era una giocatore che portava il pallone al limite dell'area avversaria, ora non c'è e non ci sarà più. Servono collaborazione e spirito di squadra". Sulla sua - breve - positività al Covid Prandelli ha ringraziato la società per avergli "messo a disposizione ogni cosa. Io, in diretta, ero sempre collegato con i collaboratori in campo per gli allenamenti. È stato difficile il primo giorno, ma mi considero un privilegiato visto il momento duro che stiamo vivendo tutti".
Poi è la volta di Patrick Cutrone, attaccante per cui è sfumato l'obbligo di riscatto dal Wolverhampton. Ora c'è solo il diritto: "Farlo giocare di più? In allenamento è un ragazzo molto generoso e non gli si può dire nulla, ma la mia scelta è solo tecnica: ho preferito puntare su un attaccante con altre caratteristiche. Deve solo avere pazienza e aspettare la sua occasione, poi se non è contento di rimanere alla Fiorentina per me può andare via. Ma non mi riferisco solo a Cutrone, io non ho messo da parte nessuno. Se qualcuno ha chiesto di andare via? Appena arrivato ho spiegato subito a tutti come stanno le cose: se un giocatore non pensa alla Fiorentina per me è fuori dal gruppo. Ma finora ho avuto la percezione di essere seguito da tutti i ragazzi".
Sulle critiche alla dirigenza della Fiorentina: "La società non ha colpe per la situazione in cui ci troviamo, all'inizio la critica era positiva su questa squadra. Forse c'è stata troppa aspettativa e chi doveva fare il salto di qualità non lo ha fatto. Commisso ce lo dobbiamo tenere stretto, è venuto qui ad ad investire dall'America e la mia paura è che si stanchi... chi vuole critichi me, non lui. Balotelli? Ritroverà Galliani, il suo padre calcistico e penso che il Monza sia il posto giusto dove ricominciare". Sulla formazione: "Vlahovic e Kouame dall'inizio? Non parlo mai dei singoli, domani si saprà chi scenderà in campo. Dusan e Christian sono sulla buona strada". Sulla condizioni di Ribery: "Sta bene e mentalmente è a posto, ma mi sono fatto un'idea su campionato strano: molti giocatori soffrono la pressione del pubblico e ora osano con gli stadi vuoti, mentre i campioni ora soffrono di più perchè non possono sfidare il pubblico: Ribery è uno di questi, ma deve pensare che sugli spalti ci sono tifosi che aspettano una sua grande giocata"
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