I primi casi della stagione della Juve tra campo e questioni contrattuali

Nodi da sciogliere sia per Thiago Motta che per la dirigenza
Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz
Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz / Insidefoto/GettyImages
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Le prime due vittorie in campionato, con sei gol fatti e nessuna rete incassata, hanno contribuito a generare fin da subito grande fiducia attorno al nuovo corso bianconero targato Thiago Motta. La solidità difensiva è rimasta invariata ma non mancano, dopo la quinta giornata, alcuni aspetti che destano qualche preoccupazione, per quanto sia prematuro enfatizzare il peso di certi casi o di rebus da risolvere - in casa Juventus - per tornare a vincere e convincere.

Tra campo e nodi contrattuali

L'edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma proprio sulle situazioni di difficile lettura o su quelle che, comunque, richiederanno degli accorgimenti da parte del nuovo tecnico. Situazioni che tra l'altro esulano anche dal richiamo del campo o perlomeno lo sfiorano soltanto: se Dusan Vlahovic non sta trovando la via del gol dal 26 agosto, dato già in sé degno di nota, si sottolinea però ancor di più il peso della questione ingaggio così come la volontà bianconera di ridimensionare lo stipendio del calciatore (23 milioni lordi, ingaggio fino al 2026). In questo senso, a conti fatti, le questioni di campo s'intrecciano con ciò che dovrà affrontare la dirigenza nel corso delle prossime settimane (coi primi incontri con l'entourage del serbo).

Campo e tema contrattuale si legano tra loro anche pensando a Danilo: ex punto fermo e ora praticamente inutilizzato, se non per pochi minuti contro il Verona in campionato e col PSV in Champions. Thiago Motta fin qui gli ha preferito altri interpreti, il contratto è in scadenza nel 2025 e - nonostante l'opzione per il rinnovo di un'ulteriore stagione - è logico che il brasiliano rifletta sul proprio futuro in bianconero. Il quotidiano cita anche Kenan Yildiz come possibile nodo, non tanto per il rendimento di un calciatore che sta sorprendendo ma per la necessità emersa di spostarlo più largo a sinistra con l'arrivo di Koopmeiners: il turco stava rendendo meglio sulla trequarti (dove ha giocato contro Como e Verona) anziché più defilato. Ultimo ma non ultimo, per investimento fatto e peso del giocatore, il caso legato a Douglas Luiz e allo spazio fin qui inferiore alle attese: per il momento il brasiliano è indietro nelle gerarchie rispetto ai colleghi di reparto ed è dunque necessario un cambio di rotta per ripagare quanto speso dalla Juve in estate.

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