I principali attributi decisivi per ogni ruolo in Football Manager

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Se è vero, com'è vero, che 60 milioni di allenatori - come da vecchio adagio - popolano lo Stivale potremmo anche dire, senza rischio di smentita, che esistono tanti modi diversi d'intendere il ruolo di allenatore su Football Manager quanti sono effettivamente i possessori dello stesso gioco manageriale targato Sports Interactive.

Le variabili in campo sono tendenti all'infinito: dal livello dei campionati con cui ognuno ama vedersela fino ai moduli ritenuti soggettivamente più o meno vincenti, più o meno funzionali a ottenere risultati. Esiste però una costante, legata anche al mercato e alle strategie adottabili in tal senso: proprio come nella sua controparte effettiva, quella del calcio giocato, anche in Football Manager esiste la possibilità di individuare - per ogni ruolo - un insieme di attributi e di valori tali da rendere un giocatore più o meno valido, più o meno degno come obiettivo su cui investire risorse.

Proviamo dunque a capire quali siano, ruolo per ruolo, le caratteristiche imprescindibili, su cui non è proprio possibile soprassedere (al netto, ovviamente, del livello a cui si sceglie di giocare e del proprio approccio preferito a livello tattico). Ricordiamo che i valori di ogni giocatore riguardano caratteristiche tecniche, fisiche e mentali e che sono espressi in una scala che va da 1 a 20. I portieri, dal canto loro, hanno una serie di attributi speciali, legati solo a quel ruolo. Oltre agli attributi, inoltre, possiamo provare a capire anche quali caratteristiche del giocatore possano essere più congeniali volta per volta.

1. Portiere

Manuel Neuer
Manuel Neuer / Sebastian Widmann/GettyImages

Il portiere, come anticipato, possiede una scala di attributi aggiuntivi rispetto agli altri ruoli: gli attributi portiere comprendono massima elevazione, autorità in area, comunicazione, eccentricità, presa, rinvii, uno contro uno, riflessi, uscite, respinte e rimesse. I due attributi basilari in tal senso riguardano presa e riflessi, due veri e propri capisaldi imprescindibili, mentre altre qualità possono risultare più o meno decisive in base al livello in cui si gioca.

Attributi come autorità in area e comunicazione non sono da sottovalutare, anche rispetto a uscite e uno contro uno, poiché daranno una mano all'intera difesa e regaleranno tranquillità al reparto. Anche l'attributo eccentricità, come gli ultimi due citati, è da leggere in correlazione con altri, soprattutto tecnici e mentali: un portiere tecnico e con una buona concentrazione avrà una marcia in più essendo eccentrico, chi è carente negli aspetti basilari potrà invece risentirne.

A livello mentale è basilare la concentrazione, da equiparare a presa e riflessi, mentre coraggio, gioco di squadra e posizione possono essere utili soprattutto per chi adotta un gioco spregiudicato, con un portiere che esce spesso e una difesa alta. Chiaramente gioco di squadra e tecnica sono un bonus importante per chiunque voglia usare il portiere-libero, adottando la costruzione dal basso. Velocità e agilità risultano infine un bonus, ma non un aspetto imprescindibile, su cui lavorare ossessivamente in allenamento.

2. Terzino

David Alaba
David Alaba / Rafa Babot/GettyImages

Parliamo in questo caso di elementi utilizzati come quarto a destra e a sinistra in una difesa a quattro, con la possibilità da non sottovalutare di poter adattare in tal senso anche un difensore centrale a destra o a sinistra in base al piede preferito.

Si tratta prettamente di un elemento difensivo ed è logico che i valori da tenere in considerazione siano di natura atletica e mentale più che tecnica (con qualche eccezione), soprattutto se alleniamo in campionati minori. A differenza del difensore centrale, però, occorre soffermarsi con maggiore attenzione su attributi fisici come velocità e accelerazione, aspetti fondamentali in entrambe le fasi, così come possono assumere un peso superiore ad altri ruoli gli attributi legati a resistenza e forza.

I contrasti e la marcatura sono attributi chiave, così come in base al vostro gioco è utile osservare "posizione" e "senza palla" (il primo è fondamentale per chi usa una difesa alta e attua il fuorigioco, il secondo merita attenzione soprattutto per terzini con licenza di spingersi più avanti).

A livello di attributi mentali rivestono poi un ruolo centrale la concentrazione, come vedremo anche per i centrali di difesa, così come l'accoppiata freddezza-decisioni che (appunto insieme alla concentrazione) contribuirà a regalarvi un terzino su cui fare affidamento. Adattare un centrale al ruolo di terzino può risultare una soluzione valida, magari utilizzando dall'altra parte un laterale più di spinta: si guadagnerà qualcosa a livello di elevazione e marcatura perdendo magari in rapidità. Attributi come passaggio, tecnica e cross saranno bonus ovviamente fondamentali per terzini di spinta, è evidente però come in un modulo con difesa a quattro gli aspetti più prettamente difensivi siano da valutare con maggiore attenzione.

3. Fluidificante o esterno completo

Achraf Hakimi
Achraf Hakimi / John Berry/GettyImages

Possiamo riferirci in questo caso sia ai quinti di centrocampo che a terzini con qualità tali da permettere di percorrere tutta la fascia, dando un contributo importante anche in fase di costruzione. Diventa evidente dunque, rispetto ai terzini bloccati (terzino e terzino fluidificante con compiti di supporto, terzino senza fronzoli) come le qualità tecniche assumano un ruolo preponderante e non più solo accessorio (come detto invece per i terzini in senso stretto).

Riferendoci ai fluidificanti con compiti di supporto o ancor più con compiti offensivi, così come all'esterno completo, rimane valido il discorso relativo a velocità e accelerazione come basi necessarie di partenza, anzi ancor più imprescindibili rispetto a giocatori di fascia chiamati a non avanzare troppo il raggio d'azione. Contrasti e marcatura restano ovviamente attributi utili ma non dovranno essere necessariamente altissimi, come nel caso dei terzini puri, mentre cross e dribbling diventeranno centrali per avere a disposizione un valido esterno completo, insieme a "senza palla".

Molto dipenderà ovviamente dai compiti che si vorranno attribuire al giocatore di fascia, anche i passaggi potrebbero avere un ruolo importante così come la tecnica in senso più ampio, dando modo al giocatore in questione di partecipare più attivamente allo sviluppo del gioco, in modo meno prevedibile e rendendosi utile con le sovrapposizioni. Così come per il terzino possono poi completare il quadro azioni preferite come: "corre con la palla verso la sua fascia di competenza", "ama cambiare gioco da una fascia all'altra" e "tocca la palla per poi riprenderla dall'altro lato".

4. Difensore centrale

Ruben Dias
Ruben Dias / James Gill - Danehouse/GettyImages

Soffermiamoci sul mondo dei difensori centrali, un mondo poiché comprende sfumature più che mai ampie legate sia alla posizione (se centrale in una difesa a quattro oppure a tre) che alle caratteristiche innate o da sviluppare con l'allenamento. Chiaramente, come nel caso di altri ruoli, le idee dell'allenatore rappresentano una chiave fondamentale così come il livello a cui ci apprestiamo a giocare: nella giungla delle serie inferiori l'elevazione e la forza costituiscono già basi importanti, salendo di livello le doti tecniche e mentali assumeranno via via un peso più ineludibile.

La condizione ideale, così come nel calcio vero, è quella in cui otteniamo un reparto con doti complementari e ben assortite, sia che ci riferiamo a una coppia di centrali che a una difesa a tre (considerando anche del ruolo "braccetto di difesa" tra quelli selezionabili). Esistono però degli aspetti di base che non possono essere aggirati: a livello fisico l'elevazione è un punto di base fondamentale, accompagnato a forza, e sarebbe un reato sottovalutare velocità ed accelerazione (soprattutto a livello più alto, contro giocatori funambolici ben diversi dal classico centravanti piantato in area). Velocità e accelerazione, così come posizione, sono chiavi importanti soprattutto per chi gioca con una difesa alta e applica il fuorigioco.

A livello tecnico è superfluo sottolineare quanto siano basilari aspetti come contrasti e marcatura, veri e propri must per ogni centrale che si rispetti, mentre è evidente che passaggi, gioco di squadra e visione di gioco diventino improvvisamente degni di nota se vogliamo un difensore con grandi doti d'impostazione, una sorta di regista arretrato che non pensi solo a liberare l'area.

Un altro attributo da non sottovalutare mai, parlando di centrali, è mentale ed è la concentrazione. Per quanto riguarda le azioni preferite dipenderanno dalle caratteristiche del vostro centrale: per un difensore che imposta potrà essere utilissimo "fa gli uno due" così come "esce palla al piede dalla difesa", d'altro canto difensori con buoni attributi mentali potrebbero giovarsi di "temporeggia nei contrasti" e vederla come una virtù. Una qualità come "marcatura asfissiante", ovviamente, sarà un punto in più per il vostro centrale soprattutto se addetto alla marcatura.

5. Mediano e centrocampista difensivo

N'Golo Kante
N'Golo Kanté / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Ci soffermiamo qui su quei centrocampisti che fanno dell'interdizione e della garra i propri punti di forza, mediani incontristi o comunque giocatori che tendono a badare al sodo più che a cercare giocate di fino ad ogni costo. Alla luce di ciò che ci aspettiamo da un mediano, al di là del modulo in cui lo collocheremo, è pacifico che le doti mentali e fisiche abbiano un ruolo preminente - in linea di principio - rispetto ad attributi di natura tecnica.

Gli attributi fisici imprescindibili per un mediano che si rispetti sono resistenza, forza e integrità fisica, il tutto unito ad attributi tecnici come contrasti e marcatura che saranno più che mai utili alla causa. Esiste poi l'aspetto mentale che, come detto, diventa centrale per un buon mediano: impegno, coraggio e aggressività renderanno molto più efficaci gli attributi fisici e tecnici a disposizione, rendendo il nostro centrocampista difensivo un vero osso duro per qualsiasi avversario. Un altro aspetto fondamentale, un attributo più che mai utile alla causa, è "gioco di squadra": un valore alto sarà utilissimo anche qualora le doti tecniche non fossero eccelse, discorso che vale anche per "posizione".

Chiaramente un giocatore dai compiti esclusivamente d'interdizione, tutto grinta e agonismo, è merce sempre più rara nel panorama calcistico di alto livello, in cui si richiede comunque un contributo in fase di costruzione, ma non mancano campionati e contesti (o momenti della partita) in cui anche avere un mediano duro e puro potrà tornarvi utile. Le azioni preferite più virtuose nel caso di un mediano possono essere individuate in: marca in maniera asfissiante l'avversario, fa passaggi corti e semplici ed entra deciso nei contrasti.

6. Centrocampista centrale

Sergej Milinkovic-Savic
Sergej Milinkovic-Savic / Paolo Bruno/GettyImages

Dopo aver citato in uno spazio specifico il mediano possiamo spostarci, allargando l'orizzonte, sui centrocampisti che esulano sia dal ruolo di mediano in senso stretto che dal compito di regista, che vedremo successivamente. Non mancano infatti ruoli e posizioni come mezzala, centrocampista centrale o centrocampista di quantità che richiedano caratteristiche differenti sia rispetto a chi si occupa di sola interdizione che rispetto ai registi puri. In questo senso il panorama delle possibilità che si aprono è più che mai ampio, in base al tipo di centrocampo che si vorrà schierare, del modulo e della complementarità desiderata tra i vari interpreti.

Pensando a una mezzala, ad esempio, è chiaro come si ricerchino dinamismo e capacità d'inserimento accompagnate a qualità tecniche: tecnica, passaggio e dribbling possono essere insomma qualità più che mai utili soprattutto per una mezzala d'attacco, anche il tiro da fuori non guasta e anzi completa il profilo. A livello atletico e fisico la resistenza risulta basilare per un giocatore necessariamente dinamico, così come l'accelerazione può dare una grossa mano. Infine l'aspetto mentale: attributi come gioco di squadra e "senza palla" saranno strategici per avere un giocatore tatticamente intelligente, capace di effettuare i movimenti giusti e di coordinarsi coi compagni. Diventa logico che il principio di complementarità sia basilare, andando dunque a variare le qualità dei centrocampisti a disposizione. Oltre alla mezzala possiamo trovare il centrocampista di quantità e il carrillero: il primo può avere punti in comune con la mezzala, pur risultando più equilibrato.

Un centrocampista di quantità potrà dunque avere, rispetto a una mezzala, attributi migliori a livello difensivo e atletico, con accento poi su forza e resistenza. Il carrillero garantisce invece equilibrio tra le due fasi, rendendo fondamentali attributi mentali come gioco di squadra e impegno, sbilanciandosi meno rispetto a una mezzala e rendendo meno centrali gli attributi tecnici offensivi. Valutando le azioni preferite, nel caso del carrillero, è utile che tenti passaggi corti e semplici e che non tenti il passaggio in profondità, per quanto riguarda la mezzala (soprattutto se dalla propensione offensiva) potrà essere utile anche un giocatore che faccia gli uno due o che vada avanti appena possibile (se con buona finalizzazione e se coperto a dovere dai compagni di reparto).

7. Regista

Frenkie De Jong
Frenkie De Jong / Alex Caparros/GettyImages

Ci concentriamo in modo più specifico sul regista arretrato che non su quello avanzato, che valuteremo successivamente soffermandoci sui trequartisti e sui giocatori comunque dotati di maggiore libertà in fase offensiva. Il regista arretrato riveste in determinati contesti tattici un ruolo chiave, diventando il direttore d'orchestra della vostra squadra, toccando più palloni dei compagni di squadra e assumendosi di fatto la responsabilità della fluidità del gioco a centrocampo o dei tempi da variare in corso d'opera.

Come nel calcio reale è chiaro che possano esistere numerose sfumature, pensando al terminale basso di un centrocampo a tre, e in Football Manager esiste comunque la possibilità di rendere il regista arretrato più o meno orientato al contenimento o alla proiezione offensiva. Al di là delle suddette sfumature, legate alle vostre idee e alle caratteristiche del giocatore, esistono in questo caso più che mai degli attributi fondamentali per avere un regista degno di questo nome: a livello tecnico parliamo soprattutto di passaggi, tecnica e controllo palla. Anche il dribbling potrebbe rivelarsi strategico, permettendo al vostro giocatore di creare superiorità numerica in una zona più che mai delicata e di uscire dalle situazioni difficili.

Di pari passo alle doti tecniche si sottolineano quelle mentali, altrettanto rilevanti: decisioni, gioco di squadra e visione di gioco in questo senso saranno una base fondamentale di partenza, così come la freddezza. Pensando alle azioni preferite è evidente come la predilezione per gli uno-due sia da apprezzare, così come "detta i tempi" o "prova i passaggi decisivi". Da sottolineare positivamente anche la ricerca del passaggio al posto della conclusione personale.

8. Centrocampista laterale e ala

Angel Di Maria
Angel Di Maria / Jonathan Moscrop/GettyImages

Anche in questo caso le caratteristiche più o meno auspicabili del giocatore dipenderanno in larga misura dall'assetto tattico che andremo ad adottare e, di conseguenza, dai compiti che vorremo attribuire al nostro centrocampista esterno: chiaramente i due esterni nel 4-4-2 non potranno coincidere con le ali del 4-3-3, pur abbondando calciatori in grado di poter ricoprire entrambe le posizioni in modo naturale.

Sia che si parli di esterni di centrocampo che di ali pure è logico aspettarsi doti fisiche degne di nota, come punto di partenza: parliamo innanzitutto della velocità e dell'accelerazione, qualità fondamentali sia per ali proiettate in avanti che per centrocampisti laterali dotati anche di compiti di copertura.

Anche l'agilità rivestirà un ruolo centrale, restando sulle doti fisiche, mentre a livello tecnico è imprescindibile il cross come fondamentale, con dribbling e tecnica come elementi in grado di dare maggiore qualità ed efficacia al nostro esterno. Va da sé che in base all'impiego come esterno nel 4-4-2 o nel 3-5-2, rispetto al ruolo di ala nel 4-3-3, cambino i necessari presupposti di base, con aspetti come contrasti e marcatura che nel primo caso (come detto nel caso dei fluidificanti) potranno avere un loro peso.

Per le ali pure il discorso cambia radicalmente, a quel punto anche caratteristiche mentali come creatività o fantasia potranno diventare migliori, assieme appunto a tecnica e dribbling, oltre all'immancabile cross. Soffermandosi sulle qualità mentali è opportuno riservare un occhio di riguardo anche a "decisioni" così come a "senza palla" mentre, pensando alle azioni preferite, potrebbe risultare intrigante "prova finte e mosse a sorpresa" così come "allunga per superare l'avversario" (soprattutto in caso di esterni veloci e non fenomenali tecnicamente).

9. Trequartista

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Kevin De Bruyne / GLYN KIRK/GettyImages

Dopo aver già valutato il regista, elemento cardine per far girare a meraviglia la squadra e che dovrà essere pronto a toccare un'infinità di palloni e a dettare i tempi, passiamo a un elemento che sicuramente dovrà concentrarsi con più attenzione sulla fase offensiva e sul far arrivare palloni giocabili alle punte. Sicuramente a livello tecnico i fondamentali di base su cui basarsi saranno tecnica, dribbling e passaggi ma occorrerà senz'altro valutare anche attributi mentali come decisioni, movimenti senza palla e visione di gioco.

Diventa poi evidente come, anche in questo caso, esistano numerose sfumature legate all'interpretazione del ruolo, ad esempio pensando a quante caratteristiche differenti potrà avere il trequartista nel 4-2-3-1. Nel caso del regista avanzato, come già detto parlando del regista arretrato, visione di gioco, gioco di squadra e decisioni saranno criteri ineludibili, accanto a passaggi e tecnica, mentre qualora volessimo un trequartista più orientato all'inserimento potremmo dare un maggiore peso al dribbling o persino alla finalizzazione e al movimento senza palla. Un altro aspetto sicuramente accattivante, relativo alla parte tecnica, è quello del tiro da lontano, utile sia in caso di registi avanzati che di trequartisti più orientati all'inserimento.

Le azioni preferite? Cerca il passaggio più della conclusione personale può essere utile, in caso di giocatori con buon valore di passaggi e visione di gioco, mentre "prova spesso il passaggio decisivo" può effettivamente dare un bonus non di poco conto. Infine "entra nell'area avversaria" è utile per quei trequartisti che fanno dell'inserimento il proprio punto forte.

10. Seconda punta

Lionel Messi
Leo Messi / Quality Sport Images/GettyImages

Parliamo in questo caso di giocatori prettamente offensivi che agiscono accanto a un centravanti o alle sue spalle, riferendoci perlopiù a uno dei due attaccanti nel 4-4-2 o nel 3-5-2 ma anche, in base al compito assegnato come attaccante di sostegno, al trequartista nel 4-2-3-1 con compiti di supporto alla prima punta.

Le caratteristiche più desiderabili a livello tecnico, per una seconda punta che possa rendere a dovere, riguardano il dribbling e i passaggi, con la necessità di servire la prima punta e di dialogare al meglio con gli esterni che si sovrappongano. In base ai compiti attributi al giocatore cambieranno ovviamente anche gli attributi preferibili: se la vostra seconda punta avrà "attaccare" come input è evidente che - restando sulla parte tecnica - anche la finalizzazione diventi un criterio rilevante o comunque consigliabile tanto più elevato sia. Se invece sarà una punta più di sostegno diventeranno ancor più centrali aspetti come tecnica e tiro da lontano.

A livello fisico sono velocità, accelerazione ed equilibrio gli attributi più validi da tenere d'occhio mentre per quanto riguarda le caratteristiche mentali restano sempre prioritari i movimenti senza palla e le decisioni. Infine, pensando alle azioni preferite, potrebbero tornare utili "calcia dalla distanza" così come "fa gli uno due" mentre per un giocatore più tecnico e creativo potrebbe essere utile "fa passaggi filtranti".

11. Prima punta

Robert Lewandowski
Robert Lewandowski / Alexander Hassenstein/GettyImages

Nel caso della prima punta, più che mai, possono esistere interpretazioni diverse del ruolo e tali da richiedere attributi ben differenti tra loro per ottenere il meglio: in sostanza un fulcro del gioco non potrà essere simile a priori a un attaccante che pressa, un falso nove dal canto proprio non somiglierà a un uomo d'area.

In linea generale velocità e accelerazione rimangono attributi da tenere d'occhio, ovviamente molto dipenderà da ciò che vi aspettate dalla vostra prima punta: esistono contesti in cui un fulcro del gioco abile nel gioco aereo sarà giù sufficiente per segnare a raffica, magari nelle serie inferiori, ma salendo di livello la troppa lentezza diventerà penalizzante. Anche forza e resistenza assumono un ruolo importante, pensando alla prima punta, mentre spostando sugli attributi tecnici è chiaro che finalizzazione sia il fulcro dell'intera faccenda, un dato che non si potrà aggirare e che dovrà essere elevato.

Accanto alla finalizzazione è evidente come colpo di testa, elevazione e dribbling saranno attributi chiave di volta in volta, in base al tipo di prima punta che immaginiamo. Tecnica e controllo palla, ad esempio, saranno centrali per avere un buon falso nove mentre, evidentemente, un centravanti di peso dovrà avere l'accento sull'elevazione e sulle qualità fisiche. Da non sottovalutare l'aspetto mentale: l'attributo principale è la freddezza, occhio però anche a gioco di squadra e coraggio. Infine le azioni preferite: muoversi negli spazi può essere più che mai utile alla causa, mentre azioni come "tira di prima" o "piazza la palla" rappresentano bonus se gli attributi mentali sono elevati (come intuito, nel primo caso).


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