Pro e contro di tutti i centrali difensivi accostati all'Inter
Difficile rinforzare una rosa forte come quella attuale, ma se vuole restare sugli altissimi livelli toccati in questa stagione, l'Inter ha la necessità di trovare giocatori funzionali al suo stile di gioco che possano ulteriormente aumentare il tasso tecnico della squadra.
In particolare, un reparto che andrà rinforzato sarà quello difensivo, dato che Darmian e Acerbi iniziano ad avere una certa età e non si può pretendere da loro un grandissimo rendimento anche per gli anni a venire.
Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, i nerazzurri sono alla ricerca di un centrale giovane ma che sia già pronto per giocare su certi palcoscenici. Un identikit che riconduce prevalentemente a quattro profili. Analizziamoli.
Giorgio Scalvini
Giorgio Scalvini è un pallino dell'Inter ormai dall'estate scorsa, ma portarlo via da Bergamo non sarà affatto facile. Trattare con l'Atalanta non è mai facile, a maggior ragione quando si tratta di un giocatore giovane, talentuoso e con ampi margini di crescita. Gasperini ha detto che l'età non conta, che leader si nasce, e Scalvini - classe 2003 - di leadership ne ha da vendere.
Il suo cartellino vale 40 milioni di euro, una cifra importante, soprattutto se parliamo di un 20enne, ma che Marotta vorrebbe comunque spendere per regalare a Inzaghi un centrale in grado di agire in una difesa a tre e che all'evenienza sa districarsi anche come centrocampista centrale.
Alessandro Buongiorno
Proprio come Scalvini, Alessandro Buongiorno rientra nella categoria dei giovani centrali italiani pronti a compiere il grande salto in una big. A differenza del collega bergamasco, il capitano del Torino ha qualche anno in più (è un '99) ma soprattutto non dispone di alcuna esperienza in campo internazionale. Certo, proprio per queste ragioni l'investimento sarebbe più contenuto - si parla di una trentina di milioni - ma c'è comunque il dubbio su quello che potrebbe essere il suo apporto in una squadra che deve giocare per vincere ogni competizione a cui prende parte.
Jonathan Tah
Venendo ai profili internazionali, un giocatore seguito dall'Inter è sicuramente Jonathan Tah. Rispetto ai due difensori già visti e a quello di cui parleremo dopo, si tratta di un centrale sicuramente più esperto. Il tedesco è infatti un classe '98 e ha già alle spalle una grande esperienza in campo nazionale ed europeo. Se Scalvini e Buongiorno sono dei braccetti, nel formidabile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, Tah agisce come perno centrale del terzetto difensivo, un ruolo in cui più far valere il suo senso della posizione ma soprattutto l'imponente fisicità. Dal punto di vista economico può essere un'occasione, dato che il contratto in scadenza a giugno 2025 e un rinnovo che tarda ad arrivare potrebbe portare il club tedesco ad accontentarsi di una cifra inferiore rispetto ai 25 milioni di euro.
Jorrel Hato
In una stagione incredibilmente complicata, l'Ajax è riuscita a sfornare un nuovo talento che ha già attirato su di sé gli occhi di mezza Europa. Jorrel Hato ha appena 17 anni e si è formato nel settore giovanile dei lancieri, dove ha imparato ad abbinare una grande tecnica nel gioco palla a terra alla sua mole già importante. Nonostante le ottime voci che circolano sul suo conto, un suo possibile ingaggio da parte dell'Inter presenta delle perplessità: in primis perché la valutazione di 22 milioni di euro (fonte: Transfermarkt) sembra sproporzionata per un giovane sì promettente ma comunque alla sua prima vera stagione da professionista; poi perché Hato non è mai stato impiegato in una linea a tre, ha sempre giocato come centrale o terzino sinistro in una linea a quattro e non è detto che l'ambientamento in uno spartito tattico complesso come quello di Inzaghi possa essere agevole.