Proclamato il progetto vincitore per il nuovo Franchi: il resoconto dell'evento

Dario Nardella
Dario Nardella / Anadolu Agency/GettyImages
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Uno dei temi portanti in casa Fiorentina, dopo l'arrivo di Rocco Commisso alla guida del club nel 2019, è stato ed è tuttora quello delle infrastrutture che nei piani della proprietà dovrebbero, di fatto, sancire un vero e proprio salto di qualità per la società stessa.

Un tassello fondamentale quanto complesso da inserire, in un contesto come quello italiano spesso preda di nodi burocratici e di ostacoli che rendono ardua la scalata. Il progetto del Viola Park è da sottolineare già con forza, un progetto del resto già in corso di realizzazione, ma appare centrale anche quel che riguarda la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi e dell'area circostante di Campo di Marte.

Proprio oggi, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, è andata in scena la presentazione del progetto vincitore del concorso internazionale legato per l'appunto al Franchi. La commissione di nove membri, insieme alla segreteria tecnica del Comune di Firenze, ha condotto all'analisi di trentuno progetti in gara (in forma anonima) e a una fase successiva composta da otto progetti. Il progetto scelto è stato quello dell'architetto David Hirsch per Arup Italia

In avvio di cerimonia è intervenuto il sindaco Dario Nardella: "Ne abbiamo viste di tutti i colori, c'è voluto tempo per arrivare qui. La presenza qui delle autorità dello sport testimonia l'importanza di questo passaggio. Il Franchi è stato definito monumento nazionale, la sfida era quella di trasformare questo stadio in una struttura moderna e sostenibile. I progetti valutati dagli esperti sono arrivati da tutto il mondo. Io sogno un luogo di storia e di futuro, solo chi ha una grande storia può costruire un futuro".

Giovanni Malagò, presidente del CONI, si è espresso così: "Sono stati bravi tutti a individuare un percorso che salvaguardasse la storia guardando avanti, c'è stato coraggio o non si veniva fuori dall'impasse. Qui c'è una commissione stratosferica". Gli ha fatto eco Gabriele Gravina, presidente della FIGC: "Come Italia siamo molto indietro come infrastrutture, per eccessiva burocrazia e scarsa intraprendenza dei privati. La lungimiranza di Nardella e della Fiorentina, che sta spingendo moltissimo, è un tema molto attuale. Il domani è ora, non si può più rinviare e perdere ancora terreno con altre realtà".

Gabriel Batistuta
Batistuta al Franchi / Alessandro Sabattini/GettyImages

Immancabile l'intervento di simboli viola, come Gabriel Batistuta e Giancarlo Antognoni. Il Re Leone ha parlato per primo: "Questa è casa mia, abbiamo vissuto qua e ho più amici qua che in Argentina. Mi sento un fiorentino sinceramente, ora me la godo di più perché prima sentivo la responsabilità. Io sarei stato triste se avessero rifatto da zero uno stadio". Antognoni si è invece espresso così: "Ormai sono 50 anni che sono a Firenze, ho avuto questo connubio e i tifosi mi hanno sempre sostenuto. Il restyling fa piacere, una soluzione migliore per rimodernare uno stadio storico, Firenze mi ha plasmato. Il Franchi è il dodicesimo uomo e continuerà ad esserlo".

Infine le parole del dg viola Joe Barone: "Ringrazio Commisso e la sua famiglia per credere nel calcio italiano e nella Fiorentina. Stiamo imparando a conoscere la storia della Fiorentina. A Bagno a Ripoli abbiamo trovato lo spazio per creare uno spazio globale per il club (con riferimento al Viola Park)".


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