Il profilo ideale per la porta della Fiorentina: le 5 idee da cui ripartire
Sottolineare quanto il portiere possa essere un ruolo delicato è certo ridondante, si è ribadito a oltranza quanto responsabilità e pressioni raggiungano tra i pali il loro apice, ma esistono contesti in cui di fatto l'estremo difensore ha il diritto di sentirsi persino più centrale: non più ultimo baluardo, ultimo ostacolo per gli avversari lanciati in rete, ma artefice (e partecipe) del gioco della squadra in fase di possesso.
Un esempio eclatante in tal senso, restando in Italia e in Serie A, è quello relativo alla Fiorentina di Vincenzo Italiano: l'intraprendenza del gioco gigliato fa sì che il portiere si trovi spesso in situazioni rischiose, col pallone tra i piedi, e che sia chiamato a leggere al meglio i movimenti dei compagni anche in fase di ripartenza. In questo senso Terracciano si è rivelato più affidabile di Dragowski, mostrando serenità e padronanza tecnica rispetto al polacco.
Il probabile addio dello stesso Dragowski a fine stagione rende chiaro come i viola debbano pensare a un portiere da affiancare a Terracciano o che possa ambire a diventare subito titolare. Non si tratta qui di piste di mercato in senso stretto ma di semplici profili che, per diverse ragioni, sembrano ideali per Italiano e per la società viola. Vediamo quali:
1. Marco Carnesecchi
L'approdo di Carnesecchi in Serie A appare soltanto questione di tempo e il sogno del portiere di proprietà dell'Atalanta, comprensibilmente, è quello di portare intanto la Cremonese a giocare nuovamente in massima serie.
Il portiere grigiorosso e dell'Under 21 azzurra sembra il profilo ideale per difendere i pali viola, sia per qualità col pallone tra i piedi che per dato anagrafico, con Terracciano pronto a fare da chioccia e da sostituto più che mai affidabile.
Un potenziale investimento anche a lungo termine, essendo un classe 2000, ma già valido per il presente, considerando la maturità già mostrata nel campionato cadetto e in Nazionale.
2. Pierluigi Gollini
Gollini potrebbe trovare una rivalsa personale in viola, tornando da protagonista in club in cui ha già giocato a livello giovanile, andando a comporre con Terracciano una coppia sicuramente adatta alle idee di Italiano.
Non è più giovanissimo, come altri candidati presi qui in considerazione, ma può rappresentare un'ottima occasione in caso di mancato riscatto del Tottenham.
Il suo coraggio e l'intraprendenza in uscita si collegano alla perfezione al gioco viola, con situazioni che vedono spesso il portiere chiamato ad alzarsi e a muoversi in modo armonioso con la retroguardia.
3. Anatoliy Trubin
Usciamo dai confini italiani e anche dalle voci di mercato, spostandoci dunque dalle piste più percorse nelle ultime settimane. Ci soffermiamo innanzitutto su Trubin, classe 2001 che ha vissuto tutta la propria carriera all'interno dello Shakhtar.
Un giovanissimo gigante (199 centimetri) che ha già accumulato esperienza anche in Champions con la formazione ucraina.
I suoi punti di forza sono le uscite, soprattutto quelle basse, ma - come scoperto del resto da Lukaku e dell'Inter - non difetta neanche in quanto a riflessi. Valido anche tecnicamente, possiede un insieme di fattori che lo renderebbero una scommessa più che mai intrigante per un club di Serie A.
4. Arnau Tenas
Altra pista sicuramente suggestiva in ottica viola anche se ben diversa da Trubin per caratteristiche tecniche.
Anche in questo caso parliamo di un classe 2001 ma la struttura fisica è ben lontana da quella dell'ucraino: 1,85 di altezza, riflessi ed agilità come punti di forza assieme al marchio di fabbrica legato in modo diretto al suo DNA blaugrana.
Milita infatti nel Barcellona B e fin qui non ha mai affrontato esperienze lontane dal club catalano che, chiaramente, lo ha influenzato nello stile di gioco. Il coraggio nelle uscite si abbina alla tecnica da primo regista della squadra, un aspetto che sicuramente potrebbe renderlo un prospetto intrigante agli occhi di Italiano e degli uomini mercato viola.
5. Maarten Vandevoordt
Restiamo nell'ambito dei giovani di grandi speranze, si tratta di un classe 2001 così come Tenas e Trubin, e nel caso di Vandevoordt non si possono che sottolineare le tante presenze già collezionate col Genk (ben 46 in campionato) e le voci che lo hanno visto accostare all'Italia in passato.
Un profilo sicuramente complesso da raggiungere ma dotato di tutte le carte in regola per rivelarsi un colpo importante per sistemare a lungo la porta.
Le sue caratteristiche? Si tratta di un portiere esplosivo e spettacolare, di un profilo più che mai valido nel gioco coi piedi, tanto da diventare sicuramente ideale - in linea teorica - per il futuro della porta viola.
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