Il profilo della Macedonia del Nord: conosciamo l'avversaria dell'Italia ai playoff
La semifinale dei playoff per l'accesso ai Mondiali di Qatar 2022 vedrà l'Italia affrontare la Macedonia del Nord al Barbera di Palermo, stasera alle 20.45. Scopriamo qualcosa di più sulla Nazionale avversaria dell'Italia nel cammino per continuare a sperare nella qualificazione al Mondiale qatariota.
Un po' di storia
Dallo scioglimento dell' ex-Jugoslavia fino al 2019, lo Stato aveva il nome di "Repubblica di Macedonia", quest'ultimo, motivo di una lunga disputa con la Grecia, si concluse con lo stato che dovette cambiare il nome nell'attuale Macedonia del Nord. Confinante con Kosovo, Grecia, Bulgaria, Albania e Serbia, la Macedonia è un paese indipendente dall'8 Settembre 1991.
Seppur non conosciuta per la propria tradizione calcistica, il calcio in Macedonia è lo sport più praticato. Fondata nel 1992, la Prva makedonska fudbalska liga costituisce il campionato della massima serie macedone e comprende la partecipazione di 12 squadre, dove il Vardar, squadra della capitale Skopje, rappresenta il club più titolato. Un calcio povero quello Macedone, dove gli ingaggi bassi ( una media di 1000 euro al mese) e la mancanza di diritti televisivi e settori giovanili si traducono in un'assenza di appeal anche per i tifosi delle squadre locali.
Dopo l'ultimo posto nelle qualificazioni mondiali del 2014, la nazionale macedone, occupava la 162esima posizione nel ranking per Nazionali, dietro persino a compagini come le Barbados o la Tanzania. Orfana del suo giocatore chiave Goran Pandev e in un contesto così sfiduciato il 2015 rappresenta l'anno della svolta con l'arrivo sulla panchina dei "leoni rossi" di Igor Angelovski.
L'ex tecnico del Rabotnički per prima cosa vola in Italia con la missione di convincere Pandev ad un ritorno in Nazionale, ma la vera intuizione di Igor fu quella di creare sin da subito un gruppo solido, unendo sotto un'unica maglia ragazzi dalle più svariate etnie. Il primo vero "miracolo" della nuova Macedonia di Angelovski avviene nel 2017, proprio contro l'Italia dell'ex tecnico Ventura, dove in una partita valevole per le qualificazioni dei mondiali del 2018 la Macedonia riesce a strappare un pareggio storico a 15 minuti dalla fine con l'ex palermitano Trajkovski.
Il sogno di Euro 2020
Il vero sogno si realizza solo pochi anni più tardi. Nonostante il terzo posto nel girone valevole per Euro 2020 dietro Polonia ed Austria la Macedonia si appresta a partecipare al nuovo formato lanciato dalla Uefa, la Uefa Nations League. E' un successo senza precedenti. Il primo posto nella lega D e la vittoria dei play-off contro Kosovo e Georgia, quest'ultimo con goal decisivo dell'idolo Goran Pandev, valgono ai "leoni rossi" la storica qualificazione all'Europeo.
Soltanto quattro mesi dopo, a Duisburg, la vittoria per 2-1 contro la Germania, conferma così la Macedonia come la rivelazione del momento e potenziale sorpresa dell'imminente Europeo, che seppur vedrà la Macedonia posizionarsi all'ultimo posto del gruppo C si rivelerà essere un successo per gli uomini di Angelovski che, per la prima volta nella storia, sono riusciti a portare la Nazionale a una competizione di quel livello.
Il percorso verso Qatar 2022
Forte della partecipazione all'Europeo, la Macedonia si presenta alle qualificazione per Qatar 2022 con l'arrivo nell'Agosto del 2021 del nuovo tecnico, Blagoja Milevski, quest'ultimo ha dato sin da subito un idea di gioco ben definita basata su un gioco offensivo di spinta soprattutto sulle fasce.
Il percorso esaltante della Macedonia continua e coincide con il secondo posto nel gruppo J insieme a Germania, Romania, Armenia, Islanda e Liechtenstein, un secondo posto che la porta di diritto al playoff di andata in scena stasera al Barbera di Palermo contro l'Italia di mister Mancini.
Formazione tipo e punti di forza
Visto l'annuncio del suo ritiro dalla nazionale, Milevski dovrà fare a meno di Goran Pandev, ma nonostante la sua assenza la Macedonia non manca di profili interessanti. Tra tutti Elmas e Bardhi, i due, fulcro a centrocampo del 4-4-2 di spinta sulle fasce del tecnico macedone.
Il napoletano dopo l'addio dell'ex Inter, Lazio e Genoa è diventato certamente il giocatore più rappresentativo dei leoni rossi, la sua assenza nella partita di Palermo però, causa squalifica, chiamerà la stellina del Levante, Enis Bardhi agli straordinari.
Come già anticipato, l'Italia dovrà fare particolarmente attenzione sulle fasce, dove la Macedonia chiama a spingere anche i terzini Stefan Ristovski a destra ed Ezgjan Alioski a sinistra. In attacco invece, un occhio di riguardo per una vecchia conoscenza del campionato italiano, l'ex Palermo Aleksandar Trajkovski che stasera ritroverà davanti i suoi ex tifosi.
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