Proiettati sul domani: i giovani della Fiorentina in rampa di lancio

Alessandro Bianco
Alessandro Bianco / Gabriele Maltinti/GettyImages
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La cornice offerta dalla realizzazione del Viola Park, centro sportivo la cui apertura è stata rinviata alla primavera del 2023, permette alla Fiorentina di proiettarsi sul prossimo anno con una rinnovata fiducia e con un bagaglio di stimoli sempre più ricco (all'interno di un club che ha spesso fatto del settore giovanile un proprio vanto).

La consapevolezza data dal progetto targato Commisso, un centro sportivo all'avanguardia in cui la prima squadra potrà vivere in modo più interconnesso con le altre realtà del mondo gigliato, si accompagna al lavoro di Italiano, di Aquilani e degli altri allenatori delle squadre giovanili.

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano / Jonathan Moscrop/GettyImages

La lunga pausa per i Mondiali in Qatar, tra l'altro, ha dato modo ad alcuni giovani di respirare sempre più da vicino l'aria della prima squadra e di scendere in campo, con continuità sempre maggiore, accanto ai compagni di squadra già affermati.

L'ora di sbocciare

Il profilo di Alessandro Bianco in questo senso merita un distinguo, non potendolo derubricare semplicemente a "pianticella" ma riconoscendo un suo spazio già definito all'interno della prima squadra. Il centrocampista ha saputo già trovare minutaggio, in Conference League, e le prove offerte in amichevole permettono di immaginarne uno spazio maggiore (e meritato) nella seconda metà di campionato.

In assenza di possibilità può essere percorribile, nel percorso di maturazione, anche un'esperienza in prestito per entrare nel giro dei titolari e per compiere un nuovo necessario passo (ferma restando la fiducia dei viola, dimostrata col rinnovo fino al 2026).

Si tratta di un profilo più che mai versatile, dotato di qualità e geometrie da regista ma anche di quell'intelligenza tattica per disimpegnarsi come interno o come mezzala: nel 4-2-3-1 utilizzato oggi dai viola sarebbe un interprete ideale per il ruolo dell'interno, accanto ad Amrabat, ma potrebbe essere utilizzato anche come trequartista (e ovviamente come mezzala in caso di ritorno al 4-3-3).

Le promesse più intriganti

Accanto al profilo di Bianco, già noto e conosciuto a tifosi e addetti ai lavori, si sono fatti sempre più spazio sia Costantino Favasuli che Lorenzo Amatucci, entrambi classe 2004. Il primo è un esterno che fin qui è stato utilizzato sia a sinistra che a destra, alternandosi peraltro come laterale basso o alto e dimostrando grandi qualità in fase di spinta abbinate alla capacità di interpretare i diversi compiti richiesti (persino in zona più centrale, nel ritiro di Moena).

Per quanto riguarda Amatucci, a conti fatti la principale sorpresa tra i giocatori utilizzati con continuità da Italiano nella pausa per i Mondiali, si tratta di un prospetto probabilmente ideale per il 4-2-3-1, con le doti congeniali per brillare davanti alla difesa: un profilo che unisce doti da play, con cambi di gioco e precise aperture, a grande attenzione e decisione in fase d'interdizione, facendo poi ripartire con qualità il gioco.

Lorenzo Amatucci
Amatucci in azzurro / Gabriele Maltinti/GettyImages

Merita poi attenzione anche il profilo di Tommaso Martinelli, classe 2006 e portiere destinato ad affacciarsi in prima squadra con continuità sempre maggiore: indicato da tanti come predestinato, se ne parla anche come possibile terzo portiere della prima squadra in caso di cessione di Gollini (con Cerofolini che a quel punto sarebbe promosso come secondo, alle spalle di Terracciano).

Estremo difensore di 194 cm, dotato di grande personalità e di un'eccellente reattività, riuscendo anche grazie al fisico a "dominare" l'area: i margini di crescita sono infiniti, non ha ancora 17 anni, ma il suo percorso verso i grandi appare tracciato e l'attenzione di Roberto Mancini nei suoi confronti non è certo casuale.

Pronti per tornare

Non si possono poi sottovalutare altre tracce di un progetto forte di un'interconnessione sempre maggiore tra prima squadra e settore giovanile, considerando anche i giovani partiti in prestito e capaci di dare risposte confortanti in Serie B e Serie C: Dalle Mura e Pierozzi in difesa e Corradini tra i centrocampisti, tutti profili che potranno avere nuove chance anche al momento del rientro in viola.

Niccolo' Pierozzi
Pierozzi nello stage azzurro / Gabriele Maltinti/GettyImages

L'attenzione è puntata soprattutto su Niccolò Pierozzi, esterno basso che viene indicato come potenziale erede di Venuti in caso (sempre più verosimile) di mancato rinnovo di quest'ultimo: la stagione da protagonista alla Reggina fa ben sperare, il vice-Dodò per la prossima stagione, dunque, con tutta probabilità non arriverà dal mercato ma è già parte dell'universo gigliato.