PSG-Manchester City, storie di sogni e di passi falsi: i 10 flop di mercato
La seconda giornata della fase a gironi di Champions League 2021/22 prevede un replay della semifinale della scorsa edizione, una sfida tra Paris Saint Germain e Manchester City che di fatto mette di fronte in modo diretto le due realtà che più di ogni altra vedono nell'affermazione in Champions un obiettivo inseguito a suon di investimenti ma fin qui mai raggiunto, una chimera resa ancor più amara da due finali perse nelle ultime due edizioni (PSG contro il Bayern, City contro il Chelsea).
E nel corso degli anni, forti di due proprietà dalla disponibilità incalcolabile, i due club hanno dimostrato a suon di milioni tutta la rispettiva voglia di affermarsi, un intento realizzato infine nei campionati nazionali ma rimasto inespresso in Europa. Ecco dunque, tra sogni di gloria e delusioni, gli investimenti passati alla storia come fallimenti (tecnici come economici) nelle due realtà più "generose" d'Europa: i flop di mercato di PSG e City.
10. Nolito - Manchester City
Tra il 2013 e il 2016 la Liga vide in Nolito, con la maglia del Celta Vigo, una delle realtà più continue e positive: doppia cifra raggiunta inesorabilmente a livello di gol, spunti in velocità e dribbling spinsero il City a spendere 18 milioni di euro per averlo, nell'estate del 2016. L'ambientamento in Inghilterra non fu però facile e, anzi, lo spinse a tornare in Spagna dopo una sola stagione, con un bottino deludente di 19 presenze e 4 gol e uno spazio sempre più ridotto col passare dei mesi nella prima stagione con Guardiola alla guida del City.
9. Goncalo Guedes - Paris Saint Germain
Il versatile attaccante portoghese passo al Paris Saint Germain nel gennaio del 2017, a 21 anni, dopo aver iniziato a mettersi in mostra nel Benfica come giovane promessa del calcio lusitano. Il PSG investì con forza su Guedes, ben 30 milioni di euro, senza però arrivare mai a dargli spazio in campo: solo 13 le presenze tra le varie competizioni coi francesi prima del passaggio al Valencia, una cessione dovuta anche alle necessità parigine di Fair Play Finanziario.
8. Roque Santa Cruz - Manchester City
Dopo gli anni di Monaco Santa Cruz riuscì a dimostrare di avere le carte in regola per misurarsi anche con la Premier, considerati soprattutto i 19 gol della stagione 2007/08. Il City scelse di investire circa 22 milioni di euro per averlo ma la tenuta fisica non lo sostenne, tanto da poter collezionare infine solo 24 presenze e 4 gol nelle varie competizioni dall'estate del 2009 alla sessione invernale del 2011, quando tornò in prestito al Blackburn.
7. Wilfried Bony - Manchester City
Un grande impatto in Premier con la maglia dello Swansea, tra il 2013 e il 2015, fece sì che i Citizens decidessero di investire una cifra importante per l'attaccante ivoriano, preso nel gennaio 2015 per ben 35 milioni di euro. Il passaggio dallo Swansea al City fece pagare uno scotto importante, con uno score complessivo di 11 gol in 46 partite e un impatto inferiore alle aspettative in un contesto dalle grandi ambizioni. La sua carriera poi, tra l'altro, non è mai tornata sui livelli fatti intravedere.
6. Jo - Manchester City
Altra meteora nel panorama del City, il brasiliano Jo esplose tra il 2006 e il 2008 in Russia, con lo Spartak Mosca, inducendo i Citizens a investire su di lui 24 milioni di euro. L'impatto sorprendente in Russia, dopo l'arrivo dal Brasile, lasciava immaginare una capacità d'adattamento più che mai rapida ma in Inghilterra la situazione si rivelò del tutto diversa: inizialmente il City lo prestò all'Everton nell'ottica di farlo esplodere altrove, nel 2010 provò a dargli una chance per una stagione intera ma con esiti deludenti, riassunti da 21 presenze e un solo gol in Premier coi Citizens.
5. Thilo Kehrer - Paris Saint Germain
Da enfant prodige in Bundesliga, con 45 presenze già in archivio ad appena 21 anni, a investimento eccessivo per il PSG: il club francese decise di investire 37 milioni di euro per assicurarsi il difensore nel 2018, una cifra probabilmente eccessiva che non si è poi tradotta sul campo nelle stagioni fin qui vissute a Parigi in un rendimento tale da ripagare l'esborso.
4. Jesé - Paris Saint Germain
L'esterno offensivo di scuola Real Madrid, cresciuto proprio nelle Merengues, lasciò la Liga nell'estate del 2016 per tentare la fortuna in Ligue 1 con il Paris Saint Germain (25 milioni di euro il prezzo pagato per il cartellino). Jesé non ha mai dimostrato però di poter dare continuità a quanto mostrato in Spagna, giocando (tra prestiti altrove e concorrenza da battere) solo 18 partite complessive tra le varie competizioni col PSG. Il ritorno al Las Palmas, squadra della sua città, si è rivelato infine l'unica via possibile per provare a rilanciarsi dopo troppe stagioni deludenti.
3. Grzegorz Krychowiak - Paris Saint Germain
Dopo essere cresciuto in Francia tra Reims e Nantes il polacco Krychowiak iniziò ad affermarsi ad alto livello col Siviglia, per due stagioni, prima di far ritorno nella sua patria adottiva e di misurarsi col Paris Saint Germain. Un salto troppo importante però per il mediano: pagato 26 milioni il giocatore non riuscì a trovare spazio e finì addirittura per passare nella seconda squadra del PSG nonostante la presenza in panchina di Unai Emery, tecnico che lo conosceva e lo stimava.
2. Eliaquim Mangala - Manchester City
Uno dei flop più clamorosi nella storia del Manchester City, il più dispendioso senz'altro: l'imponente centrale scatenò una vera asta nell'estate del 2014, con tutte le big pronte a strapparlo al Porto a suon di milioni. I Citizens ebbero la meglio sulle rivali con un investimento da circa 45 milioni, tale da rendere Mangala, all'epoca, il difensore centrale più pagato della storia in Premier League. Una spesa che non si è mai tradotta in rendimento sul campo: 79 presenze totali dal 2014 al 2019, con un parziale rilancio in prestito a Valencia nel 2016/17 e una presenza in campo che col tempo si è fatta sempre più sporadica.
1. David Luiz - Paris Saint Germain
Nell'estate del 2014 David Luiz divenne il difensore più pagato di sempre e passò dal Chelsea al Paris Saint Germain per 50 milioni di euro. Aspettative importanti dunque sul brasiliano, dovute sia alla cifra che agli anni vissuti al Chelsea. Il trasferimento si rivelò però tutt'altro che un affare così come dimostra il ritorno di David Luiz al Chelsea nel 2016, per 15 milioni in meno di quel che il PSG aveva pagato per assicurarselo.