Pulisic illude ma il Liverpool la ribalta: Milan sconfitto 3-1 a San Siro
Parte con una sconfitta l'avventura del Milan nella Champions League 2024-25. A San Siro, nella gara valida per la prima giornata del girone unico, i rossoneri passano in vantaggio dopo pochi minuti con il solito Christian Pulisic, poi però si fanno sopraffare dal Liverpool, bravo nell'approfittare delle palle inattive ribaltando la situazione con i suoi due difensori centrali, Ibrahima Konaté e Virgil van Dikk, e mettendo il punto esclamativo con Dominik Szoboszlai per il 3-1 finale. Oltre al danno la beffa: il Milan non si porta a casa solo un risultato negativo, ma dovrà fare i conti anche con l'infortunio rimediato da Mike Maignan.
Cronaca e chiave tattica di Milan-Liverpool
Paulo Fonseca non cambia interpreti ma la loro disposizione in campo. Per l'esordio in Champions il tecnico propone infatti Loftus-Cheek al fianco di Fofana a centrocampo e Reijnders nell'inedita posizione di trequartista insieme a Leao e Pulisic alle spalle della punta Morata. Obiettivo dei rossoneri è di limitare la costruzione dal basso del Liverpool formando una vera e propria diga per impedire il rifornimento dei giocatori offensivi. Una strategia adottata anche da Arne Slot che chiede ai suoi di schierarsi con una sorta di 4-2-4 in fase di non possesso, costringendo in più di un'occasione Maignan a lanciare lungo.
Per quanto riguarda le azioni vere e proprie, il Milan parte forte portandosi avanti dopo 3' con il solito Pulisic che, lanciato in campo aperto da Morata, fulmina Alisson con un destro in diagonale imprendibile. La risposta dei Reds è affidata a Salah che colpisce la traversa in due occasioni. Tra i due legni arriva il gol del pareggio messo a segno da Konate sul calcio di punizione battuto da Gakpo. Padroni di casa che perdono di imprevedibilità e fatica a trovare i propri trequartisti. Nel finale ancora un calcio piazzato, stavolta un corner, si rivela fatale, visto che van Dijk approfitta del traversone di Tsimikas e della dormita della difesa per completare la rimonta.
La ripresa si apre con la pessima notizia dell'infortunio di Maignan: il portiere francese vive una serata sfortunatissima, dove si fa male tre volte in tre punti diversi (adduttore, caviglia e ginocchio) ed è costretto al cambio lasciando il posto al giovanissimo Torriani. Di lì in poi la gara segue dei ritmi più blandi, con il Milan che fatica a rialzare la testa e il Liverpool che si limita a gestire la situazione. Se non quando al 67' Pavlovic sbaglia un passaggio dando il via alla ripartenza inglese: Szboszlai lancia Gakpo, che entra in area da sinistra saltando il difensore serbo e rende palla all'ungherese. Zampata a porta sguarnita e 1-3. Nel finale i padroni di casa tentano un disperato assalto per rendere meno amaro il passivo, Abraham entra in campo con intraprendenza, ma succede troppo poco per impensierire un Liverpool apparso nettamente superiore. Nel recupero c'è anche spazio per l'esordio in maglia Reds di Federico Chiesa, mentre Leao colpisce il palo con l'ultima palla del match.
L'episodio del match
I primissimi minuti di partita facevano presagire a una serata da sogno per il Milan, passato in vantaggio con Pulisic e apparso tutto sommato in gestione della situazione. A rimettere in discussione il risultato ci ha pensato Ibrahima Konaté, approfittando di una marcatura piuttosto leggera - per usare un eufemismo - e favorendo la remuntada dei Reds.
Il migliore in campo: Virgil van Dijk, voto 7.5
A prendersi il premio come MVP della partita è però Virgil van Dijk, autore di una prova praticamente perfetta. Il gigante olandese fa sembrare tutti dei nanetti quando di testa insacca il 2-1, poi si mette in tasca Morata impedendo al Milan di affidarsi al proprio centravanti nei momenti di difficoltà.