Quale sarà il ruolo di Giorgio Chiellini alla Juventus?

Compiti istituzionali e un ruolo destinato a diventare sempre più importante
Celebrities At The Los Angeles Lakers Game
Celebrities At The Los Angeles Lakers Game / Allen Berezovsky/GettyImages
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Nonostante l'ufficialità sia arrivata solo ieri è difficile negare che il ritorno di Giorgio Chiellini alla Juventus, seppur in un ruolo diverso da quello occupato a lungo sul campo, fosse nell'ordine delle cose, una mera questione di tempo. Il percorso vissuto in bianconero, da vera bandiera, non è il solo aspetto che spingeva a immaginare Chiellini alla Juve in vesti di dirigente: il tragitto dell'ex difensore al di fuori del contesto calcistico lasciava intendere quanto un futuro dirigenziale fosse prevedibile e per certi versi fisiologico, una naturale conseguenza dopo il ritiro dal calcio giocato (comunicato a fine 2023 dopo l'esperienza a Los Angeles).

Di cosa si occuperà Chiellini?

Il futuro da dirigente appariva già sullo sfondo durante il percorso universitario, quello culminato prima nella laurea in Economia e Commercio conseguita nel 2010 e poi nella laurea magistrale in Business administration nel 2017: ora il futuro è diventato presente e oggi La Stampa s'interroga su quello che sarà il ruolo del "nuovo" Chiellini bianconero. L'ex centrale non si occuperà della parte tecnica, un'area già strutturata che non necessitava di nuovi innesti, ma svolgerà un importante ruolo di rappresentanza sia a livello nazionale che internazionale e opererà accanto all'AD Scanavino.

Un'area d'azione che, a dire del quotidiano, assume un rilevante peso strategico e che è da ritenere destinata ad allargarsi in futuro: compiti istituzionali che sembrano tagliati su misura per Chiellini, data la fama e l'autorevolezza internazionale acquisite sul campo e dato il percorso accademico già descritto (culminato tra l'altro con la tesi "Il modello di business della Juventus in un benchmark internazionale").

Anche Tuttosport si sofferma oggi sul ruolo di Chiellini e spiega come la sua figura sia strategica per ricostruire rapporti saldi con le istituzioni calcistiche, una missione valida su più fronti: sia pensando al rapporto con la FIGC che a quello con l'ECA, dopo il ritorno avvenuto lo scorso primo luglio. Due situazioni certo non idilliache che richiederanno tutta l'abilità diplomatica e l'autorevolezza del caso, doti che sembrano avere proprio in Chiellini il giusto interprete in uno scenario sicuramente delicato.

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