Quali ex calciatori della Juve dovrebbero entrare nella nuova dirigenza?

Milos Krasic | 90min Italia
Milos Krasic | 90min Italia /
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Non tutti i mali vengono per nuocere. Il terremoto che negli ultimi giorni sta scuotendo il mondo Juventus è destinato a tracciare un solco nella storia recente bianconera, ma - come si dice in questi casi - quando si tocca il fondo ci si può solo dare una spinta per risalire. Le dimissioni del CdA potrebbero dunque portare una boccata d'aria fresca, dare il via a un nuovo ciclo in una società che da tempo pareva navigare a vista.

A prendere la Vecchia Signora sotto braccio per aiutarla a uscire da questo periodo complicato non bastano però abili manager o dirigenti dai curriculum infiniti. Serve infatti qualcuno che conosca l'ambiente bianconero e che possa immediatamente attirare la simpatia dei tifosi.

I ritorni più chiacchierati riguardano Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini: due bandiere che sono state protagoniste del decennio vincente vissuto dalla Juve. Ma se volessimo continuare a ragionare secondo questi termini - ossia di vecchie glorie che tornano per aiutare il club - chi altro farebbe a caso dei bianconeri?

1. Lilian Thuram

Lilian Thuram
Lilian Thuram / Maria Moratti/GettyImages

A Lilian Thuram basta uno sguardo per infonderti affidabilità e sicurezza. È come quel padre silenzioso che non ha bisogno di sgridarti ad alta voce per riprenderti, gli basta uno sguardo. Il francese ha militato nella Juventus tra il 2001 e il 2006, e oggi svolge il nobile ruolo di attivista contro disuguaglianze e discriminazioni. Per i bianconeri sarebbe un ottimo ambassador per rappresentare il club nel mondo.

2. Hasan Salihamidžić

Hasan Salihamidzic
Hasan Salihamidžić / Alexander Hassenstein/GettyImages

Hasan Salihamidžić è il direttore sportivo di uno dei club più ricchi del mondo, ma raramente abbiamo visto il Bayern Monaco spendere milioni su milioni nel calciomercato. La dote di Brazzo è infatti l'oculatezza, la capacità di capire quando vale la pena effettuare un investimento o meno. Per riprendersi dalla profonda crisi economica in cui è precipitata, la Juve ha bisogno del bosniaco, che ha giocato in Italia tra il 2007 e il 2011.

3. Edwin van der Sar

Dutch Eredivisie"Vitesse Arnhem v Ajax Amsterdam"
Edwin van der Sar / ANP/GettyImages

Non giriamoci intorno: negli ultimi anni la Juve ha venduto veramente male i propri giocatori. Questo perché non è riuscita a valorizzare i giovani del proprio vivaio e a cederli garantendo sempre nuove entrate alle proprie casse. Perché allora non affidarsi a un dirigente come Edwin van der Sar, che ha saputo investire sulle giovanili dell'Ajax permettendo al club di rimanere sempre competitivo. Non si può propriamente parlare di bandiera visto che l'esperienza juventina dell'olandese, durata dal 1999 al 2001, fu davvero da dimenticare.

4. Didier Deschamps

Didier Deschamps
Didier Deschamps / Lionel Hahn/GettyImages

Se non dovesse quantomeno arrivare in semifinale, sembra praticamente certo l'addio di Didier Deschamps alla nazionale francese. Essendo ancora giovane - ha 54 anni - il tecnico ha ancora molto da dire al modo del calcio, anche se tornare ad allenare un club non è mai semplice per un Ct. Ecco perché la Juventus dovrebbe offrire all'ex difensore, bianconero dal '94 al '99, un ruolo da responsabile dell'area sportiva, una specie di coordinatore di prima squadra, Primavera e giovanili.

5. Milos Krasic

Milos Krasic
Milos Krasic / Maurizio Lagana/GettyImages

Quando è sbarcato a Torino nell'estate 2010, i tifosi erano certi che Milos Krasic sarebbe stato il perfetto erede di Pavel Nedved (soprattutto per via dei capelli lunghi e biondi), tanto da soprannominarlo "La furia serba". Le prime partite sembrarono confermare queste sensazioni, ma col tempo emersero i suoi limiti tecnici che lo portavano a commettere diversi errori. Chissà, Krasic potrebbe prendersi la sua rivincita e diventare il vicepresidente che proietterà la Juve in un'era ricca di successi.