Quali ripercussioni tattiche avrebbe l'arrivo di Angelino alla Roma?

Angelino Tasende
Angelino Tasende / Sebastian Frej/MB Media/GettyImages
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Come sempre gli ultimi giorni del mercato invernale ci regalano colpi al limite tra l'esotico e il no-sense. Stavolta protagonista è la Roma, che nella convulsione di queste ore è uscita dall'immobilismo e si è accaparrata Angelino, esterno spagnolo classe '97.

L'ha fatto entrando a gamba tesa, sbaragliando la concorrenza di Torino, Marsiglia e Villarreal e raggiungendo l'accordo con il giocatore. Per arrivare alla fumata bianca, riferisce Sky Sport, manca solo quello con il Lipsia. Angelino è sì in forza al Galatasaray, ma il suo cartellino è di proprietà del club tedesco che deve cercargli una nuova sistemazione dopo che i turchi hanno deciso di non riscattarlo.

Un trasferimento che accontenterebbe tutti

L'ingaggio di Angelino non è ancora concluso, sebbene tutto faccia credere che l'affare sia destinato ad andare in porto. Considerando le parti coinvolte in causa, questo matrimonio renderebbe tutti felici: in primis il giocatore, messo fuori rosa dal Galatasaray che, pur di non spendere 6 milioni di euro, l'ha messo fuori rosa senza troppi fronzoli per evitare che disputasse la partita che automaticamente avrebbe fatto scattare l'obbligo di riscatto. Sarebbe contento anche il Lipsia, pronto a liberarsi di un esubero che sarebbe tornato alla base a giugno. Ma soprattutto a sorridere sarebbe la Roma che, nonostante una situazione economica complicata, si regalerebbe un rinforzo di valore sulla corsia mancina.

Angelino ha 27 anni e ormai si può dire che non ha mantenuto le alte aspettative che c'erano sul suo conto a inizio carriera. Eppure, per quanto ha fatto vedere - seppur a sprazzi - la sensazione è che possa ancora dire qualcosa nel calcio ad alti livelli e la Roma può essere la piazza giusta per rilanciarsi.

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Come cambierebbe la fascia sinistra della Roma con Angelino?

Sta di certo che quello di Angelino non sarà un acquisto per andare soltanto a rimpolpare il reparto e a rendere più profonda la rosa. L'esterno spagnolo vorrà giocare e, vista la situazione sulla catena mancina in casa giallorossa, con tutta probabilità lo farà. Nella sua prima uscita da allenatore della Roma, Daniele De Rossi ha infatti impiegato Zalewski come ala offensiva, che in effetti sarebbe il suo ruolo naturale. L'arrivo di Angelino, non solo affrancherebbe l'italo-polacco da compiti difensivi, ma porrebbe fine all'adattamento di El Shaarawy come quarto o quinto a tutta fascia. Il Faraone ha ormai scavallato i 30 anni ma sembra poter fare ancora la differenza con il suo talento. Allontanandolo dalla porta la Roma si priverebbe di un'arma preziosa.

A conti fatti, con il ritorno alle origini di Zalewski ed El Shaarawy, l'unico terzino di ruolo rimasto è Spinazzola. L'ex Juve e Atalanta gode della fiducia di DDR e contro il Verona ha disputato una prova sui livelli a cui ci aveva abituato. Tuttavia, dopo il grave infortunio rimediato a Euro 2020 non offre più le giuste garanzie sul piano fisico, pertanto non può essere considerato un inamovibile. Insomma, se la Roma dovesse veramente prenderlo, Angelino si contenderebbe un posto da terzino sinistro nel 4-3-3 proprio con Spinazzola.