Quando i sogni diventano realtà: la storia del Leicester 2015/2016 che vinse inaspettatamente la Premier League
Di Milo Zatti
"Vardy's on fire, your defense is terrified" è un coro che si sente spesso sulle tribune del King Power Stadium di Leicester. Il coro è indirizzato all'attaccante inglese Jamie Vardy che da anni trascina le Foxes a suon di goal. Cantato sulle note di Freed From Desire della cantante italiana Gala, è stato creato (e subito adottato da tutta l'Inghilterra) durante la stagione 2015-2016 quando Vardy ed il suo Leicester City compirono un vero e proprio miracolo sportivo riuscendo, contro ogni pronostico, a vincere la Premier League. Quella del "piccolo" Leicester del 2015-2016 che trionfa contro squadre molto più grandi e forti è stata una storia che ha fatto emozionare tutti gli amanti del calcio e che è cosi improbabile che sembra un film. Ripercorriamo insieme la storia e le tappe più significative di quella formazione e del suo trionfo.
La situazione nelle stagioni precedenti
Dopo molti anni di su e giù tra Premier League e Championship, nel 2003-2004 il Leicester viene nuovamente retrocesso nella seconda divisione del calcio inglese. Questa volta però ad un annata negativa non ne segue una positiva e le Foxes vanno di male in peggio, rimanendo per diversi anni nella parte bassa della classifica per poi essere ulteriormente retrocessi in League One (la terza divisione del calcio d'oltremanica) nella stagione 2008-2009 per la prima volta nella loro storia. A seguito di questo fallimento la squadra comincia a riorganizzarsi, viene licenziato l'allenatore Ian Holloway (autore della disastrosa retrocessione) e la guida della squadra è affidata a Nigel Pearson. Rapidamente le Foxes si riprendono: vincono subito la League One con due giornate di anticipo e nella stagione successiva si posizionano già tra i primi cinque in Championship disputando (ma perdendo) i playoff per tornare in Premier League. Questo comunque convince la cordata thailandese Asian Football Investment (AFI), guidata dal King Power Group di Vichai Srivaddhanaprabha che la squadra ha buone potenzialità e che sarebbe una buona idea acquistarla. L'accordo va a buon fine e la compagnia thailandese prende possesso della compagine (e del suo stadio, che ancora oggi si chiama appunto King Power Stadium) cominciando ad investire nel progetto. Nelle successive stagione il Leicester tenta più volte, senza successo, di tornare il Premier League, andandoci vicinissimo nella stagione 2012-2013 quando viene sconfitto dal Watford in una famosissima partita dei playoff con un goal all'ultimo minuto subito pochi secondi dopo aver fallito un rigore. Nella stagione successiva finalmente il Leicester riuscì a centrare il suo obbiettivo vincendo la Championship e tornando in Premier League dopo 10 anni. Il primo anno nella massima divisione non è semplicissimo con le Foxes che dopo 29 giornate sono ultimi in classifica con soli 19 punti. Tutto sembra indicare un prematuro ritorno in seconda divisione, anche perchè nessuno mai è riuscito a salvarsi con meno di 20 punti nelle prime 29 giornate. Il Leicester però, evidentemente, è la squadra dei miracoli, i ragazzi di Pearson infatti nelle ultime 9 giornate riescono ad ottenere 7 vittorie che gli valgono il 14 posto in classifica e la permanenza nella massima divisione.
La squadra e l'allenatore
Ci stiamo avvicinando al grande evento, ma prima diamo un'occhiata alla rosa del Leicester che si apprestava ad affrontare la stagione calcistica 2015-2016. Prima di tutto vediamo l'allenatore, si perchè nell'estate del 2015 c'è un cambio importante in panchina: fuori Pearson (per motivi estranei alla gestione sportiva) e dentro l'italiano Claudio Ranieri. Il tecnico romano, proprio come il Leicester era alla ricerca del riscatto, infatti nelle precedenti stagioni dopo due buone annate in Francia con il Monaco, prima portato dalla Ligue 2 alla Ligue 1 e poi guidato fino alla secondo posto nel massimo campionato transalpino, era seguita una disastrosa esperienza alla guida della nazionale di calcio della Grecia naufragata prematuramente dopo la sconfitta in casa contro le Isole Fær Øer. Per quanto riguarda il campo invece, nella rosa ci sono diversi giocatori promettenti che necessitano di un buon allenatore che possa esaltare le loro qualità, tra questi il tecnicissimo fantasista algerino Riyad Mahrez e l'implacabile prima punta inglese Jamie Vardy. A loro si aggiungono giocatori più di esperienza come il portiere danese e figlio d'arte Kasper Schmeichel ed il capitano Wes Morgan. Oltre a prendere un nuovo allenatore poi, quell'estate il Leicester investe anche su nuovi giocatori che saranno anche loro strumentali per la vittoria del titolo, tra questi l'instancabile centrocampista tuttofare francese N'golo Kanté, l'esperto difensore centrale tedesco Robert Huth, il discreto terzino sinistro di spinta Christian Fuchs ed il versatile attaccante giapponese Shinji Okazaki. Con i nuovi innesti Ranieri rivoluziona la squdra disponendola in un classico 4-4-2 capace di chiudersi benissimo nella propria trequarti per poi ripartire rapidamente in ripartenze micidiali che lasciavano poco scampo alle difese avversarie.
La stagione 2015-2016 ed il titolo
Il campionato inizia decentemente per le Foxes con la squadra di Ranieri che nelle prime 6 partite raccoglie 3 vittorie e 3 pareggi. La prima doccia fredda arriva però alla settima giornata quando Vardy e compagni vengono largamente sconfitti in casa per 5-2 dall'Arsenal. Da qui in poi però l'andamento cambia radicalmente: nelle 10 partite successive il Leicester conquista 8 vittorie e due pareggi piazzandosi in testa alla Premier League. Alla diciottesima giornata arriva la seconda sconfitta della stagione: un 1-0 in casa del Liverpool, che viene poi seguito da due pareggi per 0-0 con Manchester City e Bournemouth. Questa mini striscia negativa costa al Leicester il primo posto che torna all'Arsenal. Nelle partite successive però le Foxes si riprendono e tornano a vincere sconfiggendo nell'arco di 5 giornate il Tottenham (1-0 fuori casa), il Liverpool (2-0 in casa) ed il Manchester City (3-1 fuori casa), mentre i Gunners collezionano diverse sconfitte importanti che li vedono, ad un certo punto, scivolare addirittura al quarto posto dietro a Manchester City e Tottenham (a pochi punti di distanza dalla vetta però). Alla ventiseiesima giornata c'è di nuovo uno scontro diretto Leicester ed Arsenal (che nel frattempo è tornato terzo a 5 punti dalla vetta) ed anche questa volta saranno gli uomini di Arsene Wenger a spuntarla vincendo per 2-1 in casa grazie alle reti di Theo Walcott al 70' e Danny Welbeck al 95' che rispondono ad un goal di fine primo tempo del solito Jamie Vardy. A questo punto il distacco tra il Leicester primo e le due londinesi Arsenal e Tottenham seconda e terza (che hanno lo stesso punteggio) è di solo 2 punti e sembra che il sogno delle Foxes di poter effettivamente competere per il titolo sia sul punto di collassare. Ancora una volta però i ragazzi di Ranieri fanno vedere di cosa sono capaci e vincono 7 delle successive 9 partite, conquistandosi la prima storica qualificazione alla Champions League della loro storia ed arrivando ad avere 7 punti di vantaggio sulla seconda (il Tottenham a questo punto) a sole 3 partite dalla fine.
Le partite che potrebbero decidere la stagione sono entrambe dei big match: da una parte gli Spurs sono ospiti a Stamford Bridge a casa del Chelsea in uno dei tanti derby di Londra mentre il Leicester è all'Old Trafford per giocarsela contro il Manchester United. La partita a casa dei Red Devils si mette subito male per le Foxes: all'8 minuto di gioco il francese Anthony Martial porta in vantaggio i padroni di casa, tuttavia neanche 10 minuti dopo è proprio il capitano Wes Morgan a riportare in pari la partita spedendo la palla in rete di testa su un cross da calcio piazzato di Danny Drinkwater. I ragazzi di Ranieri esultano aspettando di vedere il risultato dell'altra sfida. Da Londra arriva il via libera per cominciare i festeggiamenti: il Tottenham è stato fermato per 2-2 dal Chelsea guidato dall'esperto Guus Hiddink, chiamato a fare da traghettatore dopo l'esonero dell'idolo José Mourinho avvenuto a dicembre proprio in seguito ad una sconfitta patita in casa dai Blues contro il Leicester. Le rimanenti due partite sono ormai una formalità e le Foxes ne vinceranno una e pareggeranno una chiudendo il campionato con 81 punti complessivi e con 10 di vantaggio sulla seconda, l'Arsenal che approfittando del crollo psicologico degli Spurs è riuscito a superare gli acerrimi rivali cittadini e tornare secondo. A questo punto però possono cominciare i festeggiamenti con la squadra di Ranieri e i suoi tifosi che impazziscono di gioia per il primo titolo nazionale della loro storia. Tutto il mondo del calcio (che non tifa Tottenham) è con loro in quella giornata: gente da tutta Europa si reca nella finora semi-sconosciuta città inglese delle Midlands Orientali per festeggiare l' inaspettata vittoria di questa underdog (ovvero sfavorita) che prima dell'inizio del campionato era quotata dai bookmakers 5000 a 1, le stesse possibilità di trovare Elvis vivo, come disse un'autore inglese. Queste sono le storie che ci fanno innamorare cosi perdutamente di questo "gioco", viva il Leicester e viva il calcio!
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