Quanto può incidere l'assenza del pubblico nella fase a eliminazione diretta della Champions League?
Tra le tante novità riguardanti il calcio a cui abbiamo assistito nell'ultimo anno per via della pandemia, si aggiunge l'inedito della fase a eliminazione diretta della Champions League, che quest'anno, si svolgerà interamente senza pubblico. Mentre l'anno scorso, prima del lockdown, avevamo assistito a match della fase a eliminazione diretta a porte chiuse (Valencia-Atalanta, ad esempio), ma l'andata era comunque stata disputata regolarmente con gli spalti pieni, l'edizione 2021 non farà sconti a nessuno: stadi chiusi! Quanto può incidere quest'aspetto nella gestione della doppia sfida andata/ritorno?
Il fattore campo è quasi totalmente annullato: le squadre che vincono il proprio girone eliminatorio godono, sì, del ritorno tra le mura amiche, ma è altrettanto vero che, venendo a mancare il supporto e l'incitamento della tifoseria, a questo punto diventa un vantaggio di poco conto. Dall'altra parte, però, può assumere valore la tesi secondo cui sarebbe più favorevole disputare l'andata in trasferta: non cambia, dunque, nulla dal punto di vista formale (nel senso che in ogni caso la squadra che vince il proprio raggruppamento gioca l'andata fuori casa), quanto dal punto di vista dell'approccio alla sfida, che sia in trasferta piuttosto che in casa. Mi riferisco all'importanza del gol in trasferta che, come ben sappiamo, ha una valenza maggiore rispetto al gol segnato nel proprio stadio.
Abbiamo visto, nelle prime due partite di ieri, come Liverpool e PSG abbiano ipotecato il passaggio ai quarti, in virtù di vittorie nette ottenute in trasferta contro Lipsia e Barcellona. Alla luce di questi due esempi lampanti, è chiaro come possa cambiare l'approccio alla sfida d'andata, se questa viene disputata in trasferta: la squadra ospite può dunque contare sull'importanza di segnare il gol fuori casa, senza tener conto della spinta dei tifosi verso la compagine avversaria.
E' un aspetto rilevante in una stagione anomala e particolare come questa: ecco perché, per una volta, vincere il girone, nell'ottica dei club, è fondamentale per giocare l'andata degli ottavi fuori casa e indirizzare l'esito della doppia sfida in maniera quasi irreversibile (come successo nelle due partite di ieri sera), mentre negli anni passati era ritenuto importante, oltre che per godere di un sorteggio più favorevole, anche per sfruttare il fattore campo nella gara di ritorno. Sono completamente cambiate le prospettive, di certo non lo spettacolo di questa competizione meravigliosa che non vedevamo l'ora entrasse nel vivo: ora che è giunto il momento, buona Champions a tutti!
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