Quanto spera di incassare l'Inter dalla cessione degli esuberi?
L'Inter è stata la pioniera del player trading, ossia di quella teoria secondo la quale prima di comprare un giocatore bisogna venderne un altro per fargli spazio. Una strategia che ha sì ripagato con diversi trofei, complice anche il grande lavoro svolto da Inzaghi e tutta la dirigenza, ma che allo stesso tempo ha reso necessari dei sacrifici sull'altare del calciomercato, come gli addii di Lukaku, Hakimi, Brozovic e Onana. Stavolta però la musica sembra diversa: il tesoretto garantito dalle partecipazioni ai prossimi Champions League e Mondiale per Club permetterà infatti ai nerazzurri di trattenere tutti i big della rosa e di costruirsi un extra-budget esclusivamente attraverso le cessioni degli esuberi.
Stando a La Gazzetta dello Sport, l'idea è quella di incassare circa 70 milioni di euro da andare poi a reinvestire per prendere un portiere, un vice Dumfries e una quarta punta. Gran parte di questa cifra potrebbe arrivare dalla partenza di Valentin Carboni, classe 2005 reduce da un buon anno in prestito al Monza. A gennaio il suo cartellino valeva una ventina di milioni, ma ora che è stato pre-convocato dall'Argentina per la prossima Copa America ne serviranno almeno 30 per acquistarlo. Restando in orbita giovani, soldi preziosi arriverebbero anche da Satriano, Sebastiano e Pio Esposito, Oristanio, Stankovic e Zanotti, tutti giocatori che potrebbero anche essere usati come contropartite per altri giocatori.
Per quanto riguarda la prima squadra, chi ha le valigie in mano è Denzel Dumfries. L'olandese non è stato poi così fondamentale per la vittoria dello Scudetto e il fatto che il suo entourage non abbia ancora risposto all'offerta di rinnovo 4 milioni l’anno lo allontana sempre di più dai nerazzurri, la cui speranza è che l'Aston Villa, fresco di qualificazione in Champions, faccia sul serio mettendo sul piatto 20/25 milioni.
La situazione più delicata è legata però al reparto, dove Marotta dovrà darsi parecchio da fare per piazzare Marko Arnautovic e Joaquin Correa. La sensazione è che in entrambi i casi si andrà incontro a una minus-valenza: lo scorso anno l'austriaco è stato pagato 10 milioni di euro e l'Inter spera che arrivi qualche proposta da 5 milioni di euro dall'Arabia Saudita, altrimenti andrebbe bene anche solo liberarsi del suo pesante ingaggio da 3,5 milioni annui; l'argentino, reduce dall'esperienza horror al Marsiglia, è pesato invece sul bilancio dello scorso giugno per 16,9 milioni e sulle sue tracce, oltre alle solite sirene saudite, ci sono River Plate o Estudiantes, squadra in cui è cresciuto.