Rabbia della Lazio per l'arbitraggio di Maresca: gli episodi e i punti contestati
Il successo della Juventus sulla Lazio per 3-1, nel primo anticipo del sabato della quarta giornata di Serie A, porta con sé uno strascico polemico connesso alla direzione di gara di Fabio Maresca e alla reazione del club biancoceleste ad alcuni episodi avvenuti nel corso della partita dello Stadium. Sia Il Messaggero che il Corriere dello Sport, nella loro edizione odierna, si soffermano sulla reazione della Lazio, a partire ovviamente dal silenzio stampa e dall'assenza di tesserati o dirigenti laziali ai microfoni delle TV nel post-partita.
Gli episodi contestati riguardano nello specifico il pallone recuperato da McKennie, giudicato fuori dai biancocelesti, un intervento di Bremer su Immobile e un potenziale secondo giallo mancante per Miretti. Al contempo, secondo Il Messaggero, il silenzio stampa del club si legherebbe anche al fastidio della dirigenza bianceleste per un avvio di stagione deludente (al netto del successo del Maradona) e non solo alla rabbia per le decisioni arbitrali di ieri.
Il Corriere dello Sport dal canto proprio cita un altro aspetto, legato alla gestione dei cartellini e ad una gestione della sfida ritenuta incoerente tra primo e secondo tempo: secondo la Lazio, infatti, nella ripresa il grado di severità di Maresca sarebbe cambiato in modo radicale per compensare gli episodi avvenuti nel corso del primo tempo e valutati a favore dei bianconeri. Una sorta di meccanismo di compensazione, insomma, che a dire dei biancocelesti dimostrerebbe gli errori avventui in precedenza.