Rabiot agguanta il pari nel recupero, Juve ferma al palo con la Salernitana: 1-1
La Juventus accoglie la Salernitana nella penultima sfida casalinga della stagione e schiera la formazione titolare nonostante il ravvicinato impegno in Finale di Coppa Italia. L'obiettivo di Allegri è chiudere matematicamente il discorso Champions League e gli unici assenti per i bianconeri sono l'infortunato Danilo e l'acciaccato Federico Chiesa (in panchina). Ai loro posti il tecnico di Livorno sceglie Daniele Rugani e Moise Kean, titolare insieme a Dusan Vlahovic.
Stagione tutt'altro che positiva invece per la Salernitana di Stefano Colantuono, ultima e già retrocessa in B con largo anticipo. A tre turni dal termine il focus dei campani è quello di chiudere il campionato con dignità, provando a dare seguito alla bellissima prova contro l'Atalanta. Il tridente lo guida Tchaouna, con al suo fianco Vignato per supportare l'unica punta Ikwuemesi.
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Kean. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Fazio, Pirola; Sambia, Coulibaly, Basic, Zanoli; Tchaouna, Vignato; Ikwuemesi. Allenatore: Stefano Colantuono.
La chiave tattica della partita
I ritmi e l'attenzione vengono alzati subito dalla Salernitana, potenzialmente pericolosa nei primi 120 secondi e ispirata dal suo numero 33 Tchaouna. Sotto la scrosciante pioggia dell'Allianz Stadium, i padroni di casa faticano a entrare in partita fino alla giocata dell'uomo più attivo. Cambiaso ruba, conduce e serve Dusan Vlahovic al limite, il serbo aggancia e calcia di prima intenzione ma trova ad opporsi la traversa, preceduta dalla gran parata di Fiorillo.
Il primo tentativo serio da una scossa al club bianconero che alza il baricentro, ma continua a trovare chiusa la via centrale. Poi un paio di anticipi di Coulibaly portano a due ammonizioni delicate per la squadra di Allegri, quelle di Vlahovic e Rabiot ed è su un corner per la Salernitana che il silenzio dell'Allianz si trasforma in fischi. Sul cross in area svetta Pierozzi che piega di testa le mani di Szczesny e trova l'inaspettato vantaggio della squadra di Colantuono, 0-1.
La Juventus accusa e la sfida si accende ancora. Sambia impegna Szczesny con una punizione da lontanissimo; Bremer risponde da ancora più lontano con un bolide che lambisce il palo ed esce di poco. Poi la grande occasione per il raddoppio degli ospiti: una transizione perfetta culmina con l'assist di Tchaouna per Ikwuemesi, il nigeriano si allunga la sfera con lo stop e viene fermato in uscita da un intervento borderline del portiere polacco.
È la gara dei tiri da fuori, almeno per la Juventus che riesce a creare soltanto in questo modo palle-gol nel primo tempo. Il protagonista in questo caso è Cambiaso, che spostato in mediana al posto di McKennie, calcia a giro scheggiando il palo alla destra di Fiorillo. Il risultato non cambia nei primi 45 e le squadre vanno a riposo sotto una pioggia di fischi.
Alla ripresa lo Stadium attende un segnale e Allegri risponde con tre cambi. Rimangono nello spogliatoio bianconero McKennie, Kostic e Kean, entrano al loro posto Miretti, Iling Jr. e Chiesa. Cambiano gli interpreti ma non la trama della partita, almeno nel primo quarto d'ora. La Juventus prova a spingere di più a sinistra, ma le idee per entrare in area di rigore scarseggiano, fino a un break del subentrato Federico Chiesa. Il 7 strapazza le linee della Salernitana e serve un assist d'oro a Vlahovic che con Fiorillo in uscita deposita incredibilmente sul fondo.
L'occasione gasa i bianconeri che vanno ancora vicino al pari prima con Chiesa e poi con una respinta sfortunata sul fianco di Rugani. Poco dopo è Gatti a sprecare un cross perfetto di Vlahovic su calcio di punizione e illudere il pubblico. Le occasioni aumentano, ma il parziale resta invariato.
Esce anche Vlahovic, e Yildiz impiega poco a creare un'occasione pericolosa per Milik; il colpo di testa del polacco è buono, ma non riesce comunque a beffare Fiorillo. Non è una giornata facile per i bianconeri che salgono a quota tre legni e possono recriminare anche la generosa dose di sfortuna. Ad aggiungersi un palo alla lista ci pensa Fabio Miretti, che spara con un destro terrificante sulla traversa a ridosso del 90°. La squadra di Allegri ci crede e alla fine il pari arriva: Locatelli devia con il tacco, Rabiot deposita in corner e a inizio recupero è 1-1. Nel finale la Juventus prova a vincerla con Miretti, ma rischia di perderla in contropiede a causa di un'occasione gigantesca sprecata da Basic.
L'episodio della partita
Un finale che offre qualche segnale di fiducia in vista dell'ultimo atto di Coppa Italia contro un'Atalanta che, ad oggi, appare sicuramente come favorita, La Juventus ha messo in campo una delle peggiori prestazioni di una stagione travagliata. Sconfitta per 90 minuti in casa dalla Salernitana ultima e già retrocessa; ripresa dal gol di Adrien Rabiot nel recupero. La squadra di Allegri non molla mai, nemmeno in una sfida emotivamente complicata dalla triplice sfortuna segnata dai legni colpiti.