Rafael Leao esalta il Milan al Franchi: Fiorentina battuta 2-1
Il sabato sera di Serie A si apre con un Franchi gremito di pubblico ed emozioni per il commovente ricordo a Joe Barone, scomparso dieci giorni fa. La Fiorentina ospita il Milan in una sfida sentita e fondamentale soprattutto per l'unica squadra italiana ancora in corsa in tutte le competizioni cominciate a inizio stagioni.
Poche sorprese, ma abbastanza evidenti. Oltre agli squalificati Bonaventura da una parte e Theo dall'altra, spiccano le titolarità di Dodò, al rientro dopo il lunghissimo infortunio, e di Kouamé sulla corsia mancina viola. Per il Milan c'è Florenzi in sostituzione del nazionale francese, con Chukwueze che mette in panchina un Pulisic acciaccato sull'altra fascia.
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, M.Quarta, Milenkovic, Biraghi; Duncan, Mandragora; Ikoné, Beltran, Kouamé; Belotti. Allenatore: Vincenzo Italiano.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Florenzi; Bennacer, Reijnders; Chukwueze, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli.
La chiave tattica della partita
Sfida calda, ma che impiega diversi minuti a ingranare e lo fa grazie all'uomo di cui si è finora parlato in modo esclusivamente negativo. Samuel Chukwueze accende l'istinto e con una sterzata improvvisata passa in mezzo a due difensori puntando forte l'area di rigore; l'assist per Giroud è perfetto, ma il suo mancino di prima intenzione è troppo centrale, Terracciano blocca.
A un'accelerata da una parte segue una dall'altra. Rafael Leao sfrutta lo spazio lasciato da un passaggio errato di Belotti, evita Milenkovic al momento dell'intervento e apre troppo un destro che termina largo. La Fiorentina fa fatica a contrastare l'impostazione rossonera, ma ne fa ancora di più a trovare i corridoi per il dominio del campo, sia per l'assenza di accentratori di gioco naturali come Arthur e Bonaventura, sia per la pressione altissima portata dalla squadra di Pioli.
E dopo averne costruita una a testa, la terza occasione del Milan arriva dall'asse che coinvolge entrambi. Leao galleggia a sinistra e pennella per Chukwueze che di testa trova la gran risposta di Terracciano, parata ripetuta poco dopo sul tentativo di Tomori. I rossoneri ora meriterebbero il vantaggio, ma la Fiorentina si sveglia. Ikoné si inventa una linea di passaggio sotto le gambe di Tomori e manda Belotti a tu per tu con Maignan; il gallo ci pensa troppo e il portiere francese chiude tutto. La fiammata viola però si prolunga sul corner dove è ancora Ikoné a spaventare con un mancino che termina sull'esterno della rete.
La controreazione del Milan non si fa attendere in una prima mezz'ora ricca di spunti. Reijnders raccoglie una seconda palla sulla sinistra, manda in area Leao che apre il destro trovando la mano di Terracciano; mano che il portiere viola ripropone in allungamento poco dopo, sul tiro incrociato proprio del centrocampista olandese. E con il passare dei minuti aumentano le chances su cui l'estremo difensore di casa riesce ad esaltarsi; questa volta è Chukwueze a inventare per Leao che calcia in girata sulle gambe del portiere. Poco dopo arriva il nono tiro del primo tempo rossonero, un'occasione ottima che Giroud spreca calciando alto.
Il secondo tempo riparte con una novità. Pioli lascia nello spogliatoio Thiaw, ammonito, e inserisce al suo posto Matteo Gabbia. Tempo di sedersi, poco, e alla prima offensiva il Milan trova il meritato vantaggio. Chukwueze per Leao, che con il tacco cerca qualcuno al centro, Milenkovic scivola e regala l'occasione della partita a Loftus-Cheek; l'inglese ha tutto il tempo che vuole e festeggia il gol che sblocca la partita, il suo decimo stagionale.
I rossoneri sembrano momentaneamente in controllo, ma una verticalizzazione improvvisa sorprende tutti e ne mostra le ormai solite fragilità difensive. Beltran sponda per Duncan, i mediani perdono il suo inserimento, e il centrocampista viola può caricare un mancino chirurgico con cui pareggia la gara, 1-1 nei primi 6 minuti del secondo tempo.
1-2 nei primi 8. Al Franchi nella seconda frazione si concretizzano tutte le occasioni sciupate del primo tempo. La Fiorentina, caricata dall'ambiente sbaglia completamente il posizionamento difensivo; Reijnders imbuca perfettamente per Leao che si invola a campo aperto, scarta Terracciano e riporta avanti il Milan in un inizio di secondo tempo folle.
Qualche cambio e un'altra ocasione importantissima da segnalare. Belotti calcia scivolando e la mette quasi all'incrocio, prima che Mike Maignan si esalti con una parata da fenomeno. Decisamente non una serata fortunata per il gallo. E nell'ultimo quarto d'ora le squadre si spaccano ancora, con la Fiorentina più sbilanciata in avanti alla ricerca del pari. Situazione che conduce all'occasione di Mandragora che porta a un intervento ancora esaltante di Maignan.
La squadra viola ci prova fino al triplice fischio, ma non basta per agganciare il pari nel suo stadio.
L'episodio della partita
6 minuti folli. Un piacere per gli amanti del calcio spettacolare, un dolore per coloro che perseguono l'equilibrio difensivo. Tutti i gol della partita arrivano tra il 47° e il 53° minuto. Gli autori sono Loftus-Cheek, Duncan e Leao, in questo ordine, e le reti sintetizzano in maniera perfetta il primo tempo, in un riassunto rapido offerto a chi non ha tempo di rivedere 45 minuti e vuole gustarsi subito il secondo. Le fiammate di Leao tornano a decidere una sfida aperta come poche nel nostro campionato.