Rafael Leao parla del Milan e del suo rinnovo con i rossoneri
Sabato sera il Portogallo sarà impegnato con la Bosnia nel match valido per la 3ª giornata delle qualificazioni all'Europeo del 2024. I giocatori lusitani si sono ritrovati per quelli che saranno gli ultimi impegni di una stagione lunga e fitta di impegni. Chissà, magari il nuovo commissario tecnico Roberto Martinez potrebbe concedere più spazio a Rafael Leao, che nella giornata di ieri ha parlato con i giornalisti in conferenza stampa, rispondendo anche a una domanda relativa al suo rinnovo con il Milan. Ecco le sue parole (fonte: cm):
Sulla stagione appena conclusa: "È stata una stagione molto faticosa, con tante partite, ma quando arriva questo momento, la stanchezza se ne va e noi vogliamo rappresentare il nostro Paese davanti al nostro pubblico. Vogliamo qualificarci per l'Europeo".
Perché nel Milan giochi meglio? "Non c'è motivo. Quando arrivo qui non penso a questo, ma solo a dare il massimo. Non penso a fare il titolare o la panchina, cerco di sfruttare al massimo e migliorare, sarò contento, ma la cosa più importante è rappresentare la Nazionale".
Sul poco minutaggio in nazionale: "Quando il mister è venuto qui mi ha confortato fin da subito, ho piena fiducia in lui e lui in me. Dopo gli allenamenti il mister cerca di aiutarmi e ci siamo trovati molto bene. C'è un rapporto così con il mister, è più facile in campo. Ho la coscienza a posto perché so che il mister ha fiducia in me".
Su Dzeko (avversario sabato nelle qualificazioni all'Europeo): "E' un giocatore completo e fa ancora la differenza nonostante la sua età. È un giocatore a cui dobbiamo prestare attenzione. Ma nella posizione di difensore centrale abbiamo giocatori di qualità in grado di gestire il lavoro. Non ha bisogno di molte occasioni per fare la differenza. La Bosnia entrerà come se fosse una finale e dobbiamo preparare la partita nel migliore dei modi".
Sul nuovo ct Martinez: "Il gruppo è sempre stato unito anche con Fernando Santos. Ora, in generale, i giocatori si sentono più liberi di esprimere il proprio gioco".
Sul rinnovo con il Milan: "La decisione era già stata presa, ho detto ai dirigenti che era quello che volevo. Quando sono arrivato al Milan la società mi ha sostenuto in maniera incredibile, non ho pensato a nessun altro club o ad andarmene, voglio fare la storia al Milan".
Sulla finale di Champions: "Sì, quando sono sceso negli spogliatoi stavo parlando con Rúben Dias della partita e poi è arrivato Bernardo Silva. È stato un peccato non essere arrivato in finale ma ero felice per loro. Entrambi mi aiutano molto".