Rafael Leao si sbilancia sul suo futuro al Milan e parla del rapporto con Pioli

Rafael Leao
Rafael Leao / ALBERTO PIZZOLI/GettyImages
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Nella notte del Maradona che vede il Milan tornare in semifinale di Champions League a 16 anni di distanza dall'ultima volta brilla la stella di Rafael Leao, protagonista del match con un'incredibile sgroppata palla al piede con cui apparecchia l'azione per il gol siglato da Giroud. Il portoghese è stato senza dubbio uno dei migliori in campo e nel dopopartita è stato intercettato da Mediaset Infinity prima e da Sky Sport dopo. Nelle interviste non sono mancate ovviamente domande riguardanti il suo futuro.

Sulla somiglianza con il gol di Van Basten:
"È uguale. Io so che posso fare la differenza. Se non riesco a fare gol ci sono i miei compagni. Se non riesco a fare gol ci sono i miei compagni".

Puoi essere quello che è stato Gullit per il Milan? "Sono contento di essere qua. È un orgoglio difendere questa maglia. Non ci sono parole per chi lavora con me. L'anno scorso ho fatto una bella stagione in campionato e volevo farlo vedere anche quest'anno in Champions League".

Sai tirare i rigori? "Sto imparando".

Cosa vedi nel tuo futuro? "Voglio continuare a sognare, più in alto, come tutti i giocatori che ci sono nel Milan: vogliamo vincere la Champions League e siamo qui ad un passo. Ci dobbiamo provare fino alla fine".

Ai microfoni di Sky Sport, Leao ha poi parlato della situazione legata al suo rinnovo di contratto e del rapporto con il tecnico Stefano Pioli:

Sul rinnovo: "Sono molto contento di essere qua. Come ho già detto prima il Milan è casa mia. Ho ancora un anno di contratto, stiamo parlando... Se voglio rimanere? Sì (ride, ndr). Però ci sono altre cose da sistemare. La cosa più importante è che siamo in semifinale, stiamo facendo grande stagione e sono contento di essere qua e continuare ad aiutare la mia squadra".

Sul rapporto con Pioli: "È la persona che mi ha fatto diventare il giocatore che sono oggi. Ha avuto pazienza, mi ha preso per mano come con un figlio. Devo ringraziare lui ma anche i direttori Massara e Maldini che mi hanno fatto aiutato a crescere. Qua al Milan mi sento a casa”.