Ranieri non fa dietrofront e indica Cagliari come l'impresa più grande della carriera
Claudio Ranieri è uno dei tanti allenatori presenti al Festival della Serie A a Parma: l'ex tecnico del Cagliari non "baratta" il suo capolavoro in Sardegna con la Premier League vinta con il Leicester nel 2016. Parole anche sui nuovi e giovani allenatori che quest'anno hanno lasciato molti addetti ai lavori di stucco, no comment sul nuovo tecnico del Cagliari ma solo un suggerimento alla piazza.
Sulla stagione appena trascorsa: "Cosa resta di questa stagione? Resta tanto, resta la consapevolezza che tutti quanti abbiamo lavorato per un unico scopo dalla società, dai giocatori ai miei collaboratori. Ma soprattutto i tifosi che ci hanno dato una grossissima mano perché nei momenti difficili ci sono stati vicini, sia alla squadra che a me. Ci hanno sempre incoraggiato ed è stata un'esperienza meravigliosa. Sì, sono convinto di aver fatto la scelta giusto. Lo penso ancora. Anzi credo che un'uscita di scena così se avessi dovuta sognarla, non ci sarei riuscito a farla così bene".
Sul nuovo allenatore del Cagliari: "Nuovo allenatore? No, io non entro in queste cose. Ormai sto fuori. Non mi fate queste domande. Deve avere le caratteristiche che il pubblico capisca e aiuti lui e la squadra. Questa è l'unica cosa che mi sento di dire ai tifosi".
Sull'Italia all'Europeo: "Come la vedo? Beh, è in un girone duro, non è facile. Confido molto in Spalletti, però dobbiamo lasciarlo lavorare, mi auguro che possa far bene".
Sui giovani tecnici e rivelazioni di quest'anno e sulle imprese con Leicester e Cagliari: "C'è un allenatore della nuova generazione che ha fatto molto bene per me? Quest'anno cito Gilardino, Palladino, ma non solo. Stuzzicano tutti questi giovani, vanno valutati quando navigheranno nell'oceano e quando le onde saranno grandi, lì bisogna avere i nervi saldi. Auguro a tutti questi ragazzi di avere una vita calcistica splendida, dove tutto va per il verso giusto. Ma ci saranno alcuni momenti dove dove dovranno essere forti. Gli auguro in quei momenti di riuscire a comandare se stessi, ad essere tranquilli, a gestire bene la situazione. La mia migliore impresa col Leicester? Scusatemi ma Cagliari resta nel mio cuore e io le imprese di Cagliari non le cambio con l'Inghilterra".